Una vicenda fatta di improvvise apparizioni, di personaggi inquietanti e di due protagonisti alle prese con le loro colpe ancestrali. Il titolo, "Dal ventre" (CartaCanta) evoca questa visceralità, qualcosa che è rimasto dentro e che l'autore, Mario Ventura, riporta alla luce tra un colpo di penna e un colpo di scena.
La trama: "Dal ventre"
Gianguido, scrittore mancato, comincia una nuova vita come agente immobiliare a C., immaginario paese toscano, insieme a Lea, atleta dalla brillante carriera tragicamente interrotta. Quando Gianguido riceve il primo incarico da Giustiniani, direttore dell’agenzia immobiliare, una serie di bizzarri eventi ha inizio. La casa in vendita – che la vicina sostiene essere l’abitazione di un tale Manfredo –, appartata e spoglia, sembra conservare tracce di un passato indecifrabile. Lettere e brandelli di carta che parlano di vite sciupate e profezie tenebrose, vergate da ignoti, continuano ad apparire all’interno dell’immobile, formando una tela di indizi oscuri. A C., che è anche una placida località per turisti, Gianguido fa la conoscenza dell’americana Josepha, ambigua e sensuale, accompagnata dal luciferino compagno Arthur e da due biondissimi gemelli, frutto di una precedente relazione. L’incontro con Josepha mina la coscienza già infelice di Gianguido e costella di interrogativi l’amore per Lea. Durante una gita fuori porta, Gianguido e Lea sono costretti a cercare aiuto nei pressi di una villa di campagna a causa di un guasto alla macchina. I dintorni della villa dal glorioso passato, ora decrepita, sembrano contaminati da segni e prodigi dal sapore onirico: l’apparizione fugace di un giovane muto dalla pelle olivastra, il paululare disperato di alcuni pavoni, un monumento funebre nei pressi di un lago. Giunti nei pressi del maniero, Gianguido e Lea sono scortati da un guardiano burbero e inquietante fuori dalla proprietà. Da questo momento gli accadimenti portano i protagonisti a vivere una vicenda che li porterà a sconvolgenti rivelazioni ma soprattutto al confronto con le loro colpe.
L'autore: Mario Ventura
Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Salerno, città dove rimane fino a 23 anni, nel 1979 avvia la carriera prefettizia, e viene assegnato prima alla Prefettura di Bologna, poi a quella di Modena - città d'elezione in cui si trasferisce nel 1980 - laddove conclude la sua carriera con il grado di Vice Prefetto.
Parallelamente all'attività professionale coltiva la passione per l'arte, la letteratura e la musica. Esordisce nel 2009 con i romanzo "La botte napoleonica"; l'anno successivo pubblica la raccolta di racconti "Momento di taglio". Successivamente torna al romanzo: dà alle stampe "Il violino della plaka" (2011) e "Le figure di Pinocchio" (2012), editi con Artestampa di Modena; nel 2015 è la volta de "Labirinto di Specchi" (Risguardi Edizioni, Forlì).
"Il profumo malvagio dei tigli" (Carta Canta Editore, 2017) è una sorta di consacrazione suggellata da presentazioni, reading e da un lusinghiero successo sia in termini di vendite sia in termini di risonanza sulla stampa.
Scheda tecnica del libro
"Dal ventre"
di Mario Ventura
Anno: 2019
Genere: Narrativa Contemporanea
Casa Editrice: Carta Canta
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