giovedì 23 aprile 2020

Quattro poesie di Luca Ispani

Luca Ispani
La sua prima raccolta poetica, "Il rumore dei passi" (Roundmidnight Edizioni), sta ottenendo ottimi riscontri tra i lettori e le lettrici. Luca Ispani ci propone alcuni inediti, tutti posti in linea con la sua produzione. Poesie che nascono dalla natura e della natura colgono una miriade di sfumature e suggestioni.



Autunno nella Bassa

La nebbia non mi fa scrivere
toglie contorno alle parole
se non vedo i campi
unico latrato di giovinezza.

La mano muore
come un mozzicone.

**

Frignano

Canto la terra dei miei 
che mi ha nutrito e dissetato
mi ha insegnato la rinuncia 
con il sorriso.
Canto le piazze semivuote 
il passo lento e cadenzato dei vecchi 
verso gli orti o le panchine.
Canto i faggi 
e i castagni 
che ci hanno sfamato per secoli 
canto le sagre e le messe dei morti.

Canto i paesi, quelli desolati 
mi hanno tenuto compagnia 
nei periodi bui.
Canto i campanili 
i ponti romani 
i muri a secco
e le poiane in cielo.

Canto le vigne piene e poco vino 
canto mia nonna che mi tiene in braccio 
con l'artrite 
mi bacia la fronte 
sbatte uova e zucchero 
mi guarda e mi dice che sono il più bel bimbo del mondo 
mentre cala il sole 
e mio nonno torna dal campo
e va in stalla
a salutare i conigli e a riempire di fieno la mangiatoia 
del mulo.

**
Nonantola

Domenica
le nuvole portate via
dopo un pò di pioggia.

Già sei lì
ad aspettarmi
sotto la torre.

Mano nella mano
liberi
attraversiamo il centro
i suoi vicoli
lucidati dal sole.

Qua e là
qualche rondine
segna il nostro passaggio.

Non c'è solco nella giornata
senza i tuoi occhi
e i nostri passi.


**

Campagna tra Mirandola e Finale Emilia

il mio Io incontra l'aurora
tra la gramigna e i fossati
dove la lepre salta indomita e libera.
Qualche sparviero si affaccia su un vecchio pioppo
e la volpe esce dagli argini dei canali .

Barbabietola e frumento colorano i campi
dove si canta e si grida.

Qualche chiesa isolata chiede una preghiera
qualche casolare una visita
un saluto
una cura 
un camino che fuma.

**

L'autore: Luca Ispani
Luca Ispani nasce a Modena il 19 maggio 1979. Autentico divoratore di libri, entra ben presto a contatto con la poesia e se ne innamora,cominciando a scriverla. Ha 8 anni quando vince il primo premio presso un concorso giovanile in Veneto indetto da una radio locale. Vincitore e segnalato in numerosi premi nazionali e internazionali, studia da tempo da autodidatta diversi autori.
I suoi preferiti sono Whitman, Berry, Tiziano Fratus, Sinisgalli, ed è affascinato dal movimento della beat generation e il suo legame con la musica jazz di cui è appassionato assieme al rock anni '70 e '90.
Negli ultimi vent'anni si è appassionato alla paesologia, cercando con i suoi scritti di sensibilizzare
sulla vita nei campi e sull'Appennino modenese da cui proviene. Studia Celati, Arminio, Scoltellaro e si è appassionato da poco alla poesia di Alfonso Guida .
Inizia a fare letture poetiche nel 2004 per lo più in eventi di arte di strada dove si sente più a suo agio.
Dal 2014 al 2015 ricopre il ruolo di vice-presidente presso l'associazione culturale “i poetineranti".
Collabora con il collettivo di poesia nazionale “Bibbia d'Asfalto” dal 2014 al 2016.
Da qualche mese segue il progetto “Grungeart” che é la creazione di un vero e proprio spettacolo basato su testi performanti, musica e arte visiva riconducibili al movimento “grunge”dei primi anni '90.
Parecchi suoi testi sono stati tradotti negli Stati Uniti, in Messico e in Australia.
Pratica la meditazione buddista ed è appassionato della natura in ogni sua forma.
Ha pubblicato nel 2019 con Roundmidnight Edizioni la sua prima raccolta poetica “Il rumore dei passi”che sta avendo numerosi riscontri positivi in termini di critica,recensioni e vendite.
Parla con gli alberi e li abbraccia.

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