domenica 10 maggio 2020

RECENSIONE: "Le congetture di Bonelli" di Cristina Biolcati

Una cena romantica è l'occasione perfetta per una coppia messa a dura prova dalla quotidianità famigliare. La bella Annelise si appresta a godere di alcune ore di intimità con il marito, Renato. Dopo aver affidato i figli al suocero, Aron Malaspina, resta in attesa della sua dolce metà. Il tempo passa e il ritardo si fa eccessivo. Annelise, sempre più preoccupata, non sa cosa fare, fino a quando non arriva una comunicazione che le stravolgerà i piani; e non solo quelli della serata.
Da qui si entra nel vivo de "Le congetture di Bonelli" (Delos Digital), thriller di Cristina Biolcati che riserva molte sorprese. Quali? Leggi la recensione.



"Le congetture di Bonelli" presenta un intreccio molto articolato, raccolto all'interno di una struttura che ricorda tante scatole cinesi. A ogni colpo di scena se ne sussegue un altro, scombinando in primis le congetture del lettore che si lascia quindi trascinare dalla narrazione. Ma cosa accade, esattamente?

Stadio Bonelli finge di essere un investigatore privato, mentre in realtà è un pirata informatico. Quando il figlio di un noto gioielliere scompare, viene chiamato dalla famiglia a indagare, nella speranza che il fatto non diventi di dominio pubblico e non venga allertata la polizia. In un crescendo di eventi, il ruvido Bonelli si troverà a far coppia con la giovane moglie dello scomparso, la bella Annelise, fortemente determinata a scoprire cosa sia accaduto al marito. I colpi di scena si susseguono, così come si allarga la scia di sangue, in quello che diventa un gioco pericoloso. Il caso, in apparenza semplice, sfugge al controllo e nessuno è ciò che sembra. Nascosto nel buio, qualcuno infatti cova vendetta. Fino all’inaspettata resa dei conti.

Cristina Biolcati ha affrontato una sfida narrativa non facile per una serie di ragioni che argomento. La prima difficoltà è la gestione di un intreccio articolato e complesso, ricco di accadimenti e di colpi di scena, sviluppato in un romanzo relativamente breve. Quello che più colpisce è la fluidità del narrato: gli eventi scorrono come se un filo invisibile li trascinasse, senza soluzione di continuità. L'effetto è lo stesso della palla di neve che rotola trasformandosi in un composto sempre più grande, da cui è impossibile non farsi travolgere.

La seconda difficoltà è la gestione dei punti di vista con un narratore in terza persona. L'autrice si è presa il rischio di disorientare il lettore, facendo slittare i punti di vista tra i personaggi all'interno di uno stesso capitolo; di solito si ricorre all'espediente della narrazione con punti di vista alternati tra i capitoli per facilitare la lettura. Qui Cristina è riuscita a superare gli impasse: si ha l'impressione di seguire la vicenda attraverso l'obiettivo di una telecamera che alterna sequenze di inquadrature, con un riuscito effetto cinematografico.

La terza difficoltà è quella di mantenere l'equilibrio tra il raccontato e il mostrato. In questo caso, grazie alla contaminazione di elementi romantici e a un background mainstream radicato, la penna è riuscita a porre i due poli sul giusto piatto della bilancia.

Molto buono anche il lavoro sui personaggi, tutti interessanti e peculiari. Annelise ha una bella definizione ed esce dagli schemi della moglie disperata e intimorita, al punto da entrare ella stessa in azione. Stadio Bonelli - non spiego le ragioni del curioso nome del protagonista, leggetelo! - presenta  diverse caratteristiche del detective hard boiled; fermo restando che di fatto non è un detective, ma ne ricopre il ruolo, non proprio per caso. Bella anche l'idea di affidare le indagini a personaggi che non sono legati strettamente alle forze dell'ordine, introducendo un elemento originale nel genere; anzi, sorprende il ruolo della polizia, per una ragione che, anche in questo caso, lascio scoprire al lettore. 

Il romanzo presenta alcune criticità, di cui la più rilevante è il finale, un po' troppo dilatato. Forse l'autrice avrebbe potuto alleggerirlo con una narrazione più mostrata, ad esempio attraverso un espediente che ci riporti all'idea dominante, nonché elemento di sorpresa della storia. Inoltre le ragioni delle azioni del personaggio della nonna avrebbero potuto essere giustificate con maggiore incisività perché risulta un po' meccanica. Infine qualche approfondimento su alcuni aspetti del personaggio di Aron avrebbe rafforzato le motivazioni di alcuni suoi gesti, in particolare nella seconda parte della storia.   

Per quanto riguarda la scrittura, Cristina Biolcati dà colore e dimensione al narrato, inserendo pennellate di sentimento e ironia che sfuma il genere, rendendo la storia sfaccettata. Belle anche le citazioni, che ci riportano a letture classiche. L'impressione che si ha da lettori, è quella di entrare nel mondo di Bonelli con semplice fluidità. Scorrevole e credibile, dotata di un garbo che è una sua nota distintiva, forse l'autrice avrebbe potuto osare un po' di più e sporcare la lingua, a tratti anche troppo limpida. Ma quest'ultima è una nota critica pignola. Infine, sarebbe interessante se l'autrice creasse una serie dedicata a Stadio Bonelli.

Per concludere
"Le congetture di Bonelli" è un romanzo ricco di trovate, sfaccettato, con personaggi interessanti. Il finale un po' "trascinato", le azioni di Aron e della moglie avrebbero potuto essere giustificate maggiormente, ma la penna di Cristina conduce il lettore nel cuore di una storia non prevedibile, grazie a colpi di scena inattesi. Molto buona la gestione dell'intreccio, molto articolato. Bello il personaggio di Bonelli, che si presterebbe per diventare il protagonista di una serie.

L'autrice: Cristina Biolcati
Cristina Biolcati è ferrarese, ma padovana d’adozione. Laureata in lettere, ama molto leggere. Scrive poesie e racconti brevi. Fra le sue passioni: gli animali, l’arte e la filosofia. Collabora con alcune riviste digitali, dove scrive recensioni di libri e articoli letterari.
Opere pubblicate: "Nessuno è al sicuro" (Edizioni Simple, 2013), un saggio sugli attacchi di squalo in Italia dal 1926 a oggi); "Ritorna mentre dormo" (DrawUp Edizioni, 2013), una silloge poetica; "L’ombra di Luca" (Leucotea Edizioni, 2014), una raccolta di racconti brevi; "Allodole e vento" (Pagine srl, 2014), una seconda raccolta di poesie; "Balla per me" (Youcanprint, 2017), un romanzo breve; "Se Robin Hood" sapesse (Delos Digital, 2017), racconto rosa; "Ciclamini al re", racconto lungo (Delos Digital, 2018); "L’uomo di marmellata" (Delos Digital, 2019).

Scheda tecnica del libro
"Le congetture di Bonelli"
di Cristina Biolcati
Genere: Giallo/Thriller
Editore: Delos Digital
Collana: Odissea
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