giovedì 29 ottobre 2020

La cultura, gli eventi dal vivo (spettacoli e non solo): perché fermarli?

Il nostro paese è una culla di cultura. Una culla di artisti, menti e mani creative. Una cultura, ora negletta, ora posta su un piedistallo. Ma si sottolinea, come da sito web, che "l'Italia è il paese con il maggior numero di Patrimoni Unesco". Ben il 70 per cento. Una cifra ragguardevole che però non ha visto la giusta corrispondenza di investimenti mirati e di riconoscimenti professionali a persone altamente qualificate, operanti nel settore, la cui formazione si basa su una molteplicità di competenze e conoscenze. La situazione che stiamo vivendo, con le chiusure previste dal DPCM del 24 ottobre 2020, deve essere un'occasione per ripensare a nuove strategie e a nuovi modelli al fine di uscire dagli impasse. Senza compromettere i protocolli di sicurezza necessari a fermare il contagio.  

 
Associazioni di categoria e operatori dei diversi settori si stanno muovendo per avanzare le richieste da cui emerge un quadro preoccupante, con la necessità di ripensare al sistema.
Le crisi non dovrebbero essere viste come quelle situazioni che portano ad abbandonare la nave in balia delle intemperie, ma dovrebbero essere un'occasione per ripensare un modello e per elaborare le strategie adeguate a corredare la nave di tutte le dotazioni necessarie ad affrontare anche le tempeste più terribili. 

Mai come in questo momento, la prima necessità è quella di unire  le forze, uscendo dai nostri giardinetti un po' egoici, di quei giochini che fanno vincere l'autoreferenzialità a discapito della comunità.

La penna sognante auspica la possibilità di allargare il raggio delle collaborazioni, trovando in questa situazione un'occasione per elaborare nuove idee, progetti alternativi, coordinando il live con un digitale che dovrebbe essere potenziato.

Auspica inoltre una serie di misure a sostegno di residenze artistiche per non abbandonare i luoghi e i siti (il rischio degrado è da valutare in caso di estensione delle chiusure) e auspica il supporto a progetti innovativi, in cui digitale e reale possano contribuire a creare qualcosa di nuovo, anche ibridi nella fruizione di eventi e contenuti, senza rinunciare alla socialità. 

La penna sognante auspica che gli eventi, la cultura non si fermino. L'invito è quello di operare in sinergia, blog, riviste culturali, superando i gap, le diffidenze.  

Se volete avanzare proposte al Governo, ecco anche il link al sito di Cultura Italiae: clicca qui  

L'appello è quello di non fermare la cultura e gli eventi dal vivo, ivi compresi le fiere e le manifestazioni. L'appello è quello di non gettare la spugna, contenendo gli eccessi di rabbia per arrivare a soluzioni condivise. Non è il momento di abbattersi ma di reagire, anche se sembra difficile, anche nel rispetto di chi il Covid-19 lo sta vivendo (operatori sanitari e pazienti)

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