"I libri del mercoledì": il 7 luglio di Alice
Correva il 4 luglio 1862, quando Charles Lutwidge Dodgson fece una gita in barca con le sorelline Liddell. Il famoso "Golden Afternoon" - che in realtà fu freddo e piovoso - divenne il proemio al romanzo che ha dato ufficialmente inizio alla Letteratura per l'Infanzia. 159 anni dopo Alice diventa protagonista di una serata organizzata dalla Proloco e dal Comune di San Felice s/P (Assessorato alla Cultura e Biblioteca Campi Costa-Giani). Il romanzo oggetto di presentazione è "Alice nel labirinto" (DAE): l'Assessora alla Cultura Elettra Carrozzino ha formulato domande (molto stimolanti) che hanno permesso all'autrice Roberta De Tomi di spaziare tra gli argomenti, sviluppando riflessioni basate sugli argomenti posti in essere.
Si è parlato del genere Fantasy e dei suoi sottogeneri, di Letteratura per l'Infanzia ma soprattutto di libertà, tema oggetto di indagine del romanzo.
Correva il 4 luglio 1862, quando Charles Lutwidge Dodgson fece una gita in barca con le sorelline Liddell. Il famoso "Golden Afternoon" - che in realtà fu freddo e piovoso - divenne il proemio al romanzo che ha dato ufficialmente inizio alla Letteratura per l'Infanzia. 159 anni dopo Alice diventa protagonista di una serata organizzata dalla Proloco e dal Comune di San Felice s/P (Assessorato alla Cultura e Biblioteca Campi Costa-Giani). Il romanzo oggetto di presentazione è "Alice nel labirinto" (DAE): l'Assessora alla Cultura Elettra Carrozzino ha formulato domande (molto stimolanti) che hanno permesso all'autrice Roberta De Tomi di spaziare tra gli argomenti, sviluppando riflessioni basate sugli argomenti posti in essere.
Si è parlato del genere Fantasy e dei suoi sottogeneri, di Letteratura per l'Infanzia ma soprattutto di libertà, tema oggetto di indagine del romanzo.
L'Assessora ha espresso un forte interesse nei confronti di Trixy, figura-chiave del percorso intrapreso da Alice all'interno del labirinto, immagine metafisica densa di simbolismi. Zia Tristania Penelope Liddell rappresenta la donna indipendente per antonomasia; per Alice è il pungolo della coscienza, un Grillo Parlante rovesciato, in quanto opposto alla puritanissima morale vittoriana. Saranno le parole della donna, "pecora nera" della famiglia Liddell (personaggio creato, non realmente esistito) a scuotere la coscienza di Alice.
A un certo punto, la domanda è sorta, spontanea: "Ma quanto c'è di autobiografico nel romanzo?".
Sicuramente molto, nella misura in cui l'autrice si interroga sull'identità e sulla libertà di pensiero e di azione. E qui, scatta l'identificazione: Alice possiamo essere noi, a prescindere dal genere di appartenenza, dai nostri orientamenti sessuali, sociali, umani, professionali, poiché l'essere umano è sempre in cerca di una definizione, in particolare se si tratta di un'adolescente. E non è un caso che Alice sia una giovane sul punto di compiere due riti di passaggio topici: il raggiungimento della maggiore età e il matrimonio. Proprio questi riti aprono la porta sulla soglia del dubbio.
Un'altra domanda è questa: "La stesura di questa storia ha permesso a Roberta di darsi delle risposte? Quali?"
Il romanzo è stata l'occasione per sondare diversi temi e ha permesso all'autrice di capire qualcosa di più di se stessa, arrivando a una maggiore consapevolezza del proprio scrivere e di sé. Ma "Alice nel labirinto" è stata soprattutto l'occasione per porsi delle domande, come richiede la letteratura. Ed è stato soprattutto un bellissimo volo creativo, un'esperienza totalizzante, umana e artistica. Il resto è appannaggio del lettore.
A un certo punto, la domanda è sorta, spontanea: "Ma quanto c'è di autobiografico nel romanzo?".
Sicuramente molto, nella misura in cui l'autrice si interroga sull'identità e sulla libertà di pensiero e di azione. E qui, scatta l'identificazione: Alice possiamo essere noi, a prescindere dal genere di appartenenza, dai nostri orientamenti sessuali, sociali, umani, professionali, poiché l'essere umano è sempre in cerca di una definizione, in particolare se si tratta di un'adolescente. E non è un caso che Alice sia una giovane sul punto di compiere due riti di passaggio topici: il raggiungimento della maggiore età e il matrimonio. Proprio questi riti aprono la porta sulla soglia del dubbio.
Un'altra domanda è questa: "La stesura di questa storia ha permesso a Roberta di darsi delle risposte? Quali?"
Il romanzo è stata l'occasione per sondare diversi temi e ha permesso all'autrice di capire qualcosa di più di se stessa, arrivando a una maggiore consapevolezza del proprio scrivere e di sé. Ma "Alice nel labirinto" è stata soprattutto l'occasione per porsi delle domande, come richiede la letteratura. Ed è stato soprattutto un bellissimo volo creativo, un'esperienza totalizzante, umana e artistica. Il resto è appannaggio del lettore.
Il secondo evento di cui lascio un breve resoconto è l'Eurocon 2021, durante il quale sono stati presentati due interventi, uno in inglese, "Lewis Carroll: from Wonderland to the Labyrinth a long trip between art and math", un altro in Italiano, "Lewis Carroll: dai non sense alla matematica, un influencer ante-litteram".
Il primo, svoltosi il 16 luglio, in un inglese da migliorare (fare ammenda è necessario!) è stato un banco di prova, davanti a una platea internazionale. La scrittrice fantasy Licia Troisi, tra gli ospiti di punta della convention - presente all'evento a sua volta in veste di oratrice - ha onorato l'autrice della sua introduzione. Una grande emozione, aggiunta al contesto!
Gli argomenti sono stati ripresi con alcune variazioni nello speech italiano, realizzato il 18 luglio, a partire proprio dal famoso poema proemiale, evocatore di quell'ora dorata trascorsa da Alice nel paese denominato "delle Meraviglie", solo dopo alcune riflessioni sul titolo.
Durante gli interventi è emersa la personalità di Charles Lutwidge Dodgson; una biografia ricostruita attraverso le lettere inviate a svariati mittenti. Scopriamo che l'autore britannico, docente di matematica e inventore, attraverso la fotografia è entrato in contatto con importanti esponenti della cultura e dell'arte vittoriane. Alcuni esempi? Il drammaturgo Tom Ford, con cui ha collaborato in seguito a una riduzione teatrale di "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". I Preraffaeliti, confraternita artistica nata nel settembre 1848, con contatti particolari con il critico John Ruskin e con il pittore Dante Gabriel Rossetti, hanno dato forti suggestioni al nostro autore.
Nelle lettere Dogson mostra un forte amore per ogni forma artistica, ma anche il gusto per i giochi di parole, basati sulla logica in cui la formazione matematica ha fatto il suo scacco matto. Noti sono i suoi sillogismi e gli acrostici, tra cui molti doppi di difficile risoluzione. In "Alice nel Paese delle Meraviglie" Dodgson stravolge le operazioni su base dieci, spacciandole per un momento di confusione della sua piccola protagonista; in realtà, è una matematica dotata di una propria logica. Oppure pensiamo al numero 42, presente nel romanzo sia come ultimo risultato delle operazioni su base maggiorata, che è anche il numero delle tavole illustrate da Tenniel e la regola cui si appella il Re di Cuori per estromettere Alice dal tribunale. Sul significato effettivo di questa cifra non ci sono riscontri effettivi, ma si pensa al multiplo di 3, numero perfetto per antonomasia, probabilmente per Dodgson evocatore di connessioni "magiche".
Il primo, svoltosi il 16 luglio, in un inglese da migliorare (fare ammenda è necessario!) è stato un banco di prova, davanti a una platea internazionale. La scrittrice fantasy Licia Troisi, tra gli ospiti di punta della convention - presente all'evento a sua volta in veste di oratrice - ha onorato l'autrice della sua introduzione. Una grande emozione, aggiunta al contesto!
Gli argomenti sono stati ripresi con alcune variazioni nello speech italiano, realizzato il 18 luglio, a partire proprio dal famoso poema proemiale, evocatore di quell'ora dorata trascorsa da Alice nel paese denominato "delle Meraviglie", solo dopo alcune riflessioni sul titolo.
Durante gli interventi è emersa la personalità di Charles Lutwidge Dodgson; una biografia ricostruita attraverso le lettere inviate a svariati mittenti. Scopriamo che l'autore britannico, docente di matematica e inventore, attraverso la fotografia è entrato in contatto con importanti esponenti della cultura e dell'arte vittoriane. Alcuni esempi? Il drammaturgo Tom Ford, con cui ha collaborato in seguito a una riduzione teatrale di "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". I Preraffaeliti, confraternita artistica nata nel settembre 1848, con contatti particolari con il critico John Ruskin e con il pittore Dante Gabriel Rossetti, hanno dato forti suggestioni al nostro autore.
Nelle lettere Dogson mostra un forte amore per ogni forma artistica, ma anche il gusto per i giochi di parole, basati sulla logica in cui la formazione matematica ha fatto il suo scacco matto. Noti sono i suoi sillogismi e gli acrostici, tra cui molti doppi di difficile risoluzione. In "Alice nel Paese delle Meraviglie" Dodgson stravolge le operazioni su base dieci, spacciandole per un momento di confusione della sua piccola protagonista; in realtà, è una matematica dotata di una propria logica. Oppure pensiamo al numero 42, presente nel romanzo sia come ultimo risultato delle operazioni su base maggiorata, che è anche il numero delle tavole illustrate da Tenniel e la regola cui si appella il Re di Cuori per estromettere Alice dal tribunale. Sul significato effettivo di questa cifra non ci sono riscontri effettivi, ma si pensa al multiplo di 3, numero perfetto per antonomasia, probabilmente per Dodgson evocatore di connessioni "magiche".
Dalla matematica alla fantasia il passo è breve: scopriamo che logica e creatività vanno a braccetto e che ogni mondo possibile ha una sua logica intrinseca. L'autore inglese ci dà una lezione di scrittura creativa, insomma! I mondi possibili, anche quelli lontani dalla realtà a noi nota, possono reggere su logiche alternative e acquisire un significato in quel contesto. Insomma, la Teoria della Relatività ha un antesignano, forse un tantino sottovalutato.
Successivamente si è parlato di opere artistiche ispirate al mondo carrolliano, per cui rimando all'articolo dedicato (clicca qui).
Dopo la carrellata, si è sottolineato il ruolo di influencer di Carroll nelle decadi successive, con riferimento alla contemporaneità. Il tutto, grazie alla capacità di raccontare una storia che mira a sovvertire le regole della Società vittoriana, strizzando l'occhio all'infanzia, di cui l'autore era un forte conoscitore.
Nel complesso l'esperienza della "Eurocon" è stata positiva e davvero ricca di stimoli. L'incontro con Ugo Bellagamba (anche lui relatore), scrittore di fantascienza in lingua francese e Storico del Diritto francese, ha aperto un mondo di riferimenti. Ecco il suo sito: clicca qui. Stesso discorso anche per Giulio Cesare Giorgini, scrittore e docente di Diritto Privato e Scienze Criminali presso Université Côte d'Azur, con cui c'è stato un altro scambio importante.
Un altro incontro prezioso è stato indubbiamente quello con Licia Troisi. Il suo nome è arcinoto, grazie alle saghe fantasy che hanno fatto innamorare milioni di lettori. Dal "Mondo Emerso" a "I regni di Nashira" passiamo poi alle opere di divulgazione scientifica con i titoli: "Dove va a finire il cielo" (Mondadori, 2015) e "La sfrontata bellezza del cosmo" (Rizzoli, 2020).
Cito altri nomi di relatori: Omar Serafini (nostro media-partner), Francesco Verso, Giuliano Giuffrida, Salvatore Proietti, Corrado Giustozzi, Elisabetta Di Minico... rimando al programma dove potete rileggere i nomi e i titolari degli interventi, scoprendo anche gli ospiti d'onore (clicca qui).
Un plauso all'organizzazione, in particolare a Flora Staglianò.
Gli interventi, registrati, saranno trasmessi sul sito di Fantascientificast tra circa sei mesi.
Mi scuso se non elenco tutti i nomi dei partecipanti: l'esperienza è stata splendida e il grazie a rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento!
Concludo questi resoconti, esprimendo l'idea che parlare di Carroll significhi entrare in un universo denso di significati che dobbiamo fare nostri. Perché la letteratura, come la matematica, pur nelle sostanziali e ovvie differenze, sono sistemi di segni codificati che ci servono per risolvere un problema. Oppure per porci una nuova domanda.
Pubblicare "Alice nel labirinto" non è stata la meta, bensì l'inizio di una situazione, dove le verità sono pezzi di un puzzle articolato dai colori variegati. Numeri ed emozioni legati a scoperte sempre nuove, poiché non si è mai finito di imparare. Questa esperienza di scrittura me lo sta confermando: ogni evento correlato mi fornisce uno spunto di riflessione o di ricerca ulteriore. Si scopre dunque che ogni verità non è altro che un pezzo di mondo che cerca un proprio, personale incastro. Arte e cultura che aprono la mente e le pieghe dell'anima, presentando molteplici bivi, abolendo il senso unico. Gli scrittori (gli artisti, per altre discipline) forniscono degli strumenti, poi siete voi a sceglierne di fare l'utilizzo che ritenete opportuno.
Successivamente si è parlato di opere artistiche ispirate al mondo carrolliano, per cui rimando all'articolo dedicato (clicca qui).
Dopo la carrellata, si è sottolineato il ruolo di influencer di Carroll nelle decadi successive, con riferimento alla contemporaneità. Il tutto, grazie alla capacità di raccontare una storia che mira a sovvertire le regole della Società vittoriana, strizzando l'occhio all'infanzia, di cui l'autore era un forte conoscitore.
Nel complesso l'esperienza della "Eurocon" è stata positiva e davvero ricca di stimoli. L'incontro con Ugo Bellagamba (anche lui relatore), scrittore di fantascienza in lingua francese e Storico del Diritto francese, ha aperto un mondo di riferimenti. Ecco il suo sito: clicca qui. Stesso discorso anche per Giulio Cesare Giorgini, scrittore e docente di Diritto Privato e Scienze Criminali presso Université Côte d'Azur, con cui c'è stato un altro scambio importante.
Un altro incontro prezioso è stato indubbiamente quello con Licia Troisi. Il suo nome è arcinoto, grazie alle saghe fantasy che hanno fatto innamorare milioni di lettori. Dal "Mondo Emerso" a "I regni di Nashira" passiamo poi alle opere di divulgazione scientifica con i titoli: "Dove va a finire il cielo" (Mondadori, 2015) e "La sfrontata bellezza del cosmo" (Rizzoli, 2020).
Cito altri nomi di relatori: Omar Serafini (nostro media-partner), Francesco Verso, Giuliano Giuffrida, Salvatore Proietti, Corrado Giustozzi, Elisabetta Di Minico... rimando al programma dove potete rileggere i nomi e i titolari degli interventi, scoprendo anche gli ospiti d'onore (clicca qui).
Un plauso all'organizzazione, in particolare a Flora Staglianò.
Gli interventi, registrati, saranno trasmessi sul sito di Fantascientificast tra circa sei mesi.
Mi scuso se non elenco tutti i nomi dei partecipanti: l'esperienza è stata splendida e il grazie a rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento!
Concludo questi resoconti, esprimendo l'idea che parlare di Carroll significhi entrare in un universo denso di significati che dobbiamo fare nostri. Perché la letteratura, come la matematica, pur nelle sostanziali e ovvie differenze, sono sistemi di segni codificati che ci servono per risolvere un problema. Oppure per porci una nuova domanda.
Pubblicare "Alice nel labirinto" non è stata la meta, bensì l'inizio di una situazione, dove le verità sono pezzi di un puzzle articolato dai colori variegati. Numeri ed emozioni legati a scoperte sempre nuove, poiché non si è mai finito di imparare. Questa esperienza di scrittura me lo sta confermando: ogni evento correlato mi fornisce uno spunto di riflessione o di ricerca ulteriore. Si scopre dunque che ogni verità non è altro che un pezzo di mondo che cerca un proprio, personale incastro. Arte e cultura che aprono la mente e le pieghe dell'anima, presentando molteplici bivi, abolendo il senso unico. Gli scrittori (gli artisti, per altre discipline) forniscono degli strumenti, poi siete voi a sceglierne di fare l'utilizzo che ritenete opportuno.
Foto 1 - Un momento della Deepcon - Omar Serafini
Foto 2 - Un momento della presentazione sanfeliciana - Luigi Golinelli
Foto 3 - Un altro momento della Deepcon - Omar Serafini
Foto 2 - Un momento della presentazione sanfeliciana - Luigi Golinelli
Foto 3 - Un altro momento della Deepcon - Omar Serafini
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Considerazione estemporanea post-Eurocon: la coppa!
Accade che una certa Alice proponga a un certo Cappellaio, forse matto, di partecipare al contest di costumi in programma. E accade che la Giuria assegni il premio proprio a questa coppia bislacca. Cosa resta di questo "evento nell'evento"? Tanto divertimento, al di là del piazzamento. Grazie alla Giuria per il riconoscimento!
Considerazione estemporanea post-Eurocon: la coppa!
Accade che una certa Alice proponga a un certo Cappellaio, forse matto, di partecipare al contest di costumi in programma. E accade che la Giuria assegni il premio proprio a questa coppia bislacca. Cosa resta di questo "evento nell'evento"? Tanto divertimento, al di là del piazzamento. Grazie alla Giuria per il riconoscimento!
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