venerdì 18 marzo 2022

Recensione - "L'ultima sigaretta" di Roberto Baldini, un racconto d'evasione, piccante e sopra le righe, che spiazza

Faccio questa recensione perché il racconto lungo di Roberto Baldini mi ha spiazzato. Vuoi perché contravviene al Politically Correct (ma non a quelle della narrativa), in quanto veramente cattivo. E non mancano momenti molto "hot", senza pudori. Scordatevi, insomma, l'amore che salva, il sole, il cuore e le altre rime. Ecco la recensione de "L'ultima sigaretta" (Delos Digital).  

"L'ultimo sigaretta": la trama
"In pochi secondi ci spogliamo, quasi ci strappiamo i vestiti di dosso. Siamo nudi su quel pavimento sporco e polveroso, quel pavimento che per noi è come un grande letto con morbide lenzuola di seta. Tony, Claudia e Marzia.
Lui è il tipico ragazzo che vuole vivere la vita al massimo, sempre sul filo del rasoio. Claudia è la sua ragazza. Bella e (non troppo) spregiudicata, non sa ancora cosa vuole ma sa che vuole tutto. E che nessuno provi a portarglielo via! Marzia è la sorellastra di Tony. Bella e (anche troppo!) spregiudicata, sa cosa vuole e sa come ottenerlo. Non tutto, a dire il vero, perché qualcosa le è sfuggito. Fino a questo momento. Un viaggio che doveva essere come milioni di altri cambierà per sempre le loro vite e quelle delle persone che avranno la (s)fortuna d’incrociarli. E alla fine, quando il sipario calerà, sarà rimasta solo una sigaretta…"

La recensione
Un racconto cattivo, con personaggi che lo rispecchiano. Lo ammetto: diverse espressioni e atteggiamenti possono essere urtanti, in tempi di Politically Correct. Le femministe, soprattutto le nuove, potrebbero urlare allo scandalo e a tutto il resto. Ma i personaggi sono congrui alla storia, i colpi di scena ti lasciano a bocca aperta, sono così estremi che sei portato a prenderli come intrattenimento. E non solo questo...

Il triangolo... sì! L'elemento piccante è un altro in primo piano. Ma non è un erotismo elegante e soffuso, bensì è sesso spudorato, sfacciato, borderline come il trio protagonista. Non aspettative sprazzi romantici, qui tutto è all'insegna della lussuria. E nemmeno l'amore ci mette lo zampino a dare un pizzico di speranza. Anche se il finale sembra poi alludere alla legge Karmica... 

Il racconto è congruo e cinematografico, nel suo essere sopra le righe. Alcuni eventi sembrano poco verosimili, ma se li contestualizziamo, s'incastrano bene nel tessuto narrativo. Si tratta di un racconto di evasione, in cui l'autore mette in campo le passioni quali le auto e... anche quello per le ragazze; le quali sono decisamente lontane dallo stereotipo della principessa da salvare. Una storia che spiazza, se volete sorprendervi, leggetelo (in un fiato). Basta che non vi scandalizziate, anzi... nel suo essere cattivo è catartico. E non è male. 

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