lunedì 20 giugno 2022

Scrittura creativa: scrivere di me, come fare?

Alzi la mano chi trova difficile scrivere di sé stesso o di sé stessa. Magari, vi nascondete dietro le parole o dietro le storie? Oppure dietro a complessi sillogismi? O è, invece, il tipo di scrittura che vi viene meglio? 
Scrivo questo post sulla scia di una lezione di scrittura creativa che ho tenuto di recente e durante la quale è emerso questo aspetto interessante. 

Vi ricordate, se siete Millennials o di generazioni precedenti, quando, anni fa, era di moda avere un diario segreto? Sapete, di quelli chiusi da un lucchetto, in cui scrivevamo le nostre giornate? I diari gradualmente sono stati sostituiti da strumenti online quali i blog dove, però, si perde il senso della segretezza. E forse, era quella segretezza che permetteva di raccontarci senza filtri. Oggi, in un mondo di filtri ed edulcorazioni, forse sarebbe un rischio. O forse potrebbe dare adito a momenti molto stimolanti. Già ci sono narrazioni di successo che profumano di sincerità.

Scrivere di sé stessi  (vale per altri generi): con quali rischi?
Il rapporto autore-narratore è da sempre al centro del dibattito; meglio, il rapporto tra l'autore che indossa la maschera della voce narrante, dando adito a delle identificazioni non sempre corrette. Ci sono casi editoriali basati su questa convergenza, oserei dire, costruiti ad hoc. Ma... c'è un ma... ed è la voglia di scrivere e leggere un racconto sincero.

Scrivere di sé stessi può essere un atto di coraggio, soprattutto se l'Io non è strumentale a un mero esibizionismo; in quello che scrivi, la persona che ti legge può ritrovarsi, soprattutto quando la scrittura fluisce limpida. A volte possono accadere cose straordinarie... 

Scrivere di sé stesse (vale per altri generi): come? 
Come in tutto quello che è scrittura creativa, non esistono regole preconfezionate perfette, ma strumenti utili a stimolare la nostra scrittura.
Qui lascio delle domande (tipo vademecum):


1) Raccogli idee su di te: che cosa vuoi raccontare? Cosa non vuoi raccontare?
2) Sulle cose che non vuoi raccontare: perché? E se fossero solo blocchi?
3) Immagina di essere il protagonista di un'azione o di un microracconto: come agiresti? Come ti comporteresti in quella situazione?
4) Chiudi gli occhi, visualizzati. 
5) Apri gli occhi e scrivi. 
6) Lasciati andare.
7) Il linguaggio deve rispecchiare quello che sei, non quello che gli altri si aspettano.
8) Scrivi.
9) Hai messo il punto? Rileggiti ad alta voce. E ascoltati.
10) Correzione finale: scegli eventuali informazioni da eliminare.
11) Prova di sincerità: se te la senti, leggi quello che hai scritto ad altri.

Mi fermo al punto dieci per chiederti: come ti senti? Sei forse più libero? O in imbarazzo?
Prova e sappimi dire anche scrivendomi a: lapennasognante@gmail.com. 


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