venerdì 13 gennaio 2023

"La più autentica soddisfazione": il passato e le piccole sorprese dalla penna di Wilma Coero Borga

I sogni di una ragazza si scontrano con la realtà di una società che limita l'affermazione delle donne, costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. Il passato raccontato da Wilma Coero Borga non è così dissimile dal presente, con le analoghe difficoltà ma anche il desiderio di non mollare. Leggi la recensione de "La più autentica soddisfazione" (De Ferrari).

"La più autentica soddisfazione": la trama
La vita di Clotilde si sviluppa tra Torino e Milano, dove i sogni di ragazza diventano i progetti di una donna che, nella terza fase dell’esistenza, fa un bilancio di ciò che ha dato e ricevuto. Il nipote stimola i suoi ricordi facendole riaprire porte rimaste schiuse. Attraverso il racconto, ancora vivido, quest’ultimo comprende che l’esistenza di una donna non è mai semplice e che il cosiddetto sesso debole non è fragile, ma rivela energie e capacità invidiabili. Le scelte della nonna evidenziano sacrifici e rinunce affrontate con amore. Il successo professionale è il suo sogno, insieme a quello di creare una famiglia, sposando l’uomo che ama. 

La recensione
Un tema attualissimo trattato con delicata attenzione: è quello delle donne che devono affrontare il mondo del lavoro, dopo aver concluso il percorso di studi. Il talento e l'abnegazione devono fare i conti con una società ostile, e la protagonista, Clotilde, lo racconta al nipote, lasciandogli una testimonianza tanto preziosa quanto toccante. 

Nella narrazione prevale la voce di una donna, temprata dalla saggezza, che rivede il suo passato con gli occhi del poi. Superati gli ostacoli, resta la soddisfazione di aver costruito qualcosa in linea con il proprio sentire, senza pentimenti né rimorsi. Una situazione ottimale, in cui tutti vorremmo essere. Il tutto nel quadro di una Torino che l'autrice narra con affettuosa partecipazione. 

Quello che emerge dalla narrazione dell'autrice è un messaggio positivo e profondamente connesso a valori radicati. Essere fedeli a sé stessi, come fa Clotilde, è la chiave per affontare la vita e le scelte che, a volte, sembrano portarci via i nostri sogni. Ma è quello che raccogliamo dopo aver seminato che conferma la bontà (o meno) del nostro vivere. E il tempo dà le risposte che ci occorrono, negli occhi di coloro che prendono da noi il testimone della vita. 

"La più autentica soddisfazione" è un romanzo di narrativa mainstream, scritto in modo limpido e pulito, mai superficiale. La trama è sviluppata in modo lineare e convenzionale, i conflitti avrebbero potuto essere più evidenti per scavare maggiormente nei lati oscuri degli accadimenti, dando più forza al ritmo; ma nel complesso scivola bene, riservando sorprese ai personaggi (e al lettore). Il mood della narrazione è positivo, in linea con i valori veicolati. Bella ambientazione e buoni dialoghi. Un romanzo che sicuramente lascia aperti molti spiragli di riflessione.  

Per concludere
"La più autentica soddisfazione" tratta un tema ancora attuale con tatto e intelligenza. Non sconvolge, anzi, la penna di Wilma Coero Borga, corretta e limpida, rassicura, veicolando valori positivi, legati alla sua vision di autrice. Fa riflettere.

L'autrice: Wilma Coero Borga
Torinese di nascita, amante dei libri da sempre, a venticinque anni, dopo essersi laureata in Scienze e Arti della Stampa, si trasferisce in un paese in provincia di Pavia, dove crea la sua famiglia e in cui inizia l’attività professionale di grafica editoriale lavorando presso case editrici e tipografie, nelle quali si occupa di impaginazione libraria e di altri prodotti grafici.
Nel 2002 esce il primo testo: "Pavia.Sensazioni di un viaggio" per la casa editrice La Goliardica Pavese e nel 2009 vede la luce la seconda fatica letteraria: "La provincia di Pavia". Il volto inedito per le Edizioni Antares.
Nella primavera del 2019 pubblica un volume sulla sua città di origine: "Conoscere la mia città. TORINO. Alla scoperta della prima capitale del Regno Italico" per Youcanprint, che presenta al Salone del libro di Torino a maggio 2019 e presso il Circolo dei Lettori di Torino a ottobre 2019.
A fine settembre 2019 esce l’opera narrativa: "Profumo di nonna", nella collana Policromia delle edizioni PubMe, che presenta per la prima volta a Libri in Nizza nel mese di novembre 2019; nella stessa collana a ottobre 2021 viene pubblicato il racconto-saggio sull’Alzheimer: "Perché mi chiami mamma?", presentato a novembre 2021 in diretta YouTube su Scambievolmente, nella cornice di Libri in Nizza, a Nizza Monferrato, presso la libreria Il Salotto di Bea.
A febbraio 2022 viene pubblicato il suo primo romanzo: "Anime perfette", per Policromia – Edizioni PubMe e nello stesso mese un secondo romanzo: "La più autentica soddisfazione", premiato con la pubblicazione dal Concorso Letterario Acqui inedito – romanzo familiare 2021, a cura di De Ferrari Editore. Nel dicembre 2022 esce "Rinaldo e il mistero del calice avvelenato" (PAV Edizioni).

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