venerdì 15 marzo 2024

"Cosa sarò. Una lezione di felicità" di Barbara e Cinzia Bianchi: quello che importa davvero è nel tuo cuore


La felicità si può imparare? Se sì, è possibile in una lezione? Colgo l'occasione di presentare questo libro per aprire a una riflessione. "Cosa sarò. Una lezione di felicità" è un'opera rivolta ai lettori più piccoli, in cui parole e disegni formano un connubio piacevole. La semplicità va a braccetto con la creatività in questo volume "artigianale" ma prezioso. Scopriamolo un po'.


"Cosa sarò. Una lezione di felicità": il libro
Questo libro è dedicato ANCHE A TUTTI I BAMBINI CON SINDROMI E MALATTIE RARE.
PARTE DEL RICAVATO DELLA VENDITA DEL LIBRO SARÀ, INFATTI, DEVOLUTO ALLE ASSOCIAZIONI:

- GENITORI PANS PANDAS BGE
- FAMIGLIE SYNGAP1
PERCHÈ TUTTI I BAMBINI MERITANO DI ESSERE FELICI!

Una favola-filastrocca in rima che tocca temi profondi con grazia e leggerezza: crescere, cambiare, decidere cosa fare “da grandi”.
Temi che appassionano i bambini ma che, al tempo stesso, possono far paura.
Una favola positiva, all’insegna della felicità, in cui ogni bambino potrà scoprire il proprio talento e il proprio coraggio, perché capirà che sarà sempre amato, qualsiasi scelta farà.
“Cosa sarò”, un titolo che accosta due concetti spesso concepiti come opposti nella gabbia della società degli adulti: il fare e l’essere. Ma in tutti noi è presente il bambino che vorrebbe sentirsi porre la domanda: “Chi sei? SEI FELICE?” invece di: “Cosa fai nella vita?”.
Ciò che facciamo non definisce chi siamo. È solo una parte di noi.
E il nostro vero scopo, nella vita, è la FELICITÀ: stare bene con noi stessi e con gli altri, voler bene ed essere amati.
TUTTO QUESTO È “COSA SARÒ? (Una lezione di felicità)”.
UNA FAVOLA CHE INSEGNA AI BAMBINI, O AGLI ADULTI CHE LEGGERANNO LORO IL LIBRO, A RIPENSARE ALLE COSE DAVVERO IMPORTANTI:
“Conta ciò che diverrete
più di quello che farete!
Avere cura dei vostri cuori
è il più grande dei lavori.”
Chiude il libro "INVECE IL CENTO C'È", la meravigliosa poesia di Loris Malaguzzi, indimenticato pedagogista e insegnante.

"Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi “felice“. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita."

(John Lennon) 

La felicità: un'utopia o una possibilità
Mi sono immersa in questo libro, corredato da bellissime illustrazioni e mi sono focalizzata sui testi. La presentazione qui sopra citata riassume l'idea dominante che, nella sua semplicità, legata al target cui si rivolge, può disarmare un adulto. 

La maestra dà un compito ai bambini, i quali rivelano quello che vogliono fare da grandi. La fantasia dei piccoli si sbriglia, tanto che troviamo tra i mestieri anche lo stelliere
A un certo punto, però, si apre una nuova porta: il mestiere che i bambini intendono fare non definisce il loro essere. 

Noi non siamo il nostro lavoro e la realizzazione professionale e, anche se è importante per il riconoscimento sociale che ne consegue, rappresenta solo una parte del nostro percorso. Dentro di noi si muove un mondo che la gente non riconosce, perché non lo può vedere. Fuori possiamo risplendere per il successo, ma dentro potremmo essere fratturati o infelici per una mancanza o un dolore che ci portiamo dentro per svariate ragioni. 

La felicità sembra sempre una condizione lontana da raggiungere, qualcosa di talmente grande che difficilmente riusciamo ad afferrarla. In questo libro, l'impressione è che la felicità sia qualcosa di molto più semplice di quello che pensiamo. Di certo siamo in una società che produce infelicità, con i bisogni che ci rendono protagonisti di corse infinite, di ricerca di conferme, di successi che s'indentificano nei numeri. Ma in un attimo tutto cambia e crolla e allora questa felicità sembra essere respinta. 

Sicuramente in una società dove l'ideologia prende il sopravvento sui fatti, dove le interiozzazioni iniziano a prendere pericolose derive di senso, erigendo nuovi muri basati sui pregiudizi, dove ci si divide e conta più avere ragione e calpestare l'altro per far vincere un 'ideologia (non un'idea), la felicità si allontana. 

Il libro delle sorelle Bianchi, che fanno propria le lezioni sulla fantasia di Gianni Rodari, è il contrario, con i giochi che coinvolgono e i colori che accendono una luce. Ecco, ho sfogliato questo libro per i piccoli e ho trovato la bambina dentro di me, felice, unita agli altri, e felice per la felicità degli altri. Un messaggio positivo e creativo, libero, che sta mancando agli adulti, sempre più omologati e polarizzati. 

Per concludere
Noi cosa saremo? L'importante è essere felici, questa è la lezione di Barbara e Cinzia Bianchi. 

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