Ecco la recensione.
"Altra polpa di Lime: (il peggio è arrivato)": la trama
Altra Polpa di Lime è una breve raccolta di racconti umoristici.I racconti seguono il filone iniziato con "Polpa di Lime" ma possono essere apprezzati anche senza aver letto il precedente.
Sono le piccole, grottesche, ridenti disavventure quotidiane di uno e di tutti a fare da pilastri a una storia che potrebbe sembrare disunita ed è invece tenuta insieme da elementi comuni che si completano da una storia all'altra.
Ogni racconto è, infatti, a se stante ma, se si segue l'ordine, si possono cogliere i collegamenti tra le storie tesi a costruire un intreccio comico più articolato.
Se siete sopravvissuti o, per vostra fortuna, siete scampati a "Polpa di lime" la vostra buona sorte è finita.
La recensione: un umorismo "fantozziano"
Fantozzi è la serie cinematografica che ha lasciato maggiormente il segno. Nella sua comicità è racchiuso un fortissimo intento di critica sociale, laddove le disavventure del ragioniere più famoso d'Italia (e sfortunato) sono borderline. "Polpa di Lime" si pone nel solco di questo umorismo, con rovesciamenti di situazioni che ci portano a un protagonista che si dipinge in modo autoironico, decisamente sfortunato. Anche lui impiegato, messo sempre in disparte e per questo capace di vedere eventi che altri non vedono. Nei racconti, che possono essere letti in modo disgiunto ma sempre uniti da uno stile inconfondibile, troviamo brandelli d'Italia. Rapporti disfunzionali, situazioni che diventano status-symbol e la corsa affannosa a cercare un riconoscimento... non da parte del protagonista che, invece, tende ad auto-affossarsi; il tutto strappando una risata e fornendo spunti di riflessione.
Situazioni rocambolesche ci portano sui campi da padel, per arrivare allo stadio (Forza Cagliari!) e poi a situazioni famigliari con la figlia che occupa costantemente il bagno, le spese all'outlet, i rapporti immancabili con i suoceri (e i parenti).
Non mancano i riferimenti al mondo contemporaneo, ai giovani con la trap e le cuffie che fanno dimenticare che esistono... le orecchie. E poi, tatuaggi, piercing, confronti in cui il protagonista risulta sempre perennemente perdente.
I racconti scivolano bene, strappano risate ma anche riflessioni. Forse il ritmo è un po' troppo disteso per oggi, laddove tutto incalza, ma ha un senso, se pensiamo a questo affannarci, laddove abbiamo bisogno ogni tanto di fermarci, di riflettere. E di ridere. Ridere del mondo, del senso del ridicolo, ma anche ridere di noi in un'epoca di permalosi, di gente che si prende sul serio, pensando che fare cultura significhi essere seri (o fingere serietà e impegno). Ridere è catartico, è imparare a capire che siamo umani e che forse scendere dal piedistallo dell'ego aiuta. E tanto. E diciamolo: l'umorismo manca da troppi anni...
"Altra polpa di Lime: (il peggio è arrivato)": per concludere
Ivan Doglio ci propone nuovi racconti che confermano che il peggio è arrivato, ma in realtà è un meglio che strappa qualche risata e ci ridimensiona un po'. Fantozzi insegna, il nostro autore, fa sua la lezione. E ridiamo di noi, ne abbiamo bisogno.Link d'acquisto: ALTRA POLPA DI LIME: (il peggio è arrivato) : Doglio, Ivan: Amazon.it: Libri
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