Una narrazione che prende il volo, lieve come una bolla di sapone. Questa bolla sembra sempre sul punto di scoppiare, nel crescendo di eventi che sembrano non avere soluzione di continuità. Eppure, per i tre fratelli Morlevent, rimasti improvvisamente orfani, la vita, dura e crudele, apre spiragli di luce inattesi. Vuoi per la promessa che li lega e che ci riporta al "Tutti per uno, uno per tutti" dei tre moschettieri di Dumas; vuoi perché il corso degli eventi spesso segue la spinta di quel sentimento imprevedibile che è l'amore. Se poi il tutto è raccontato dalla sublime penna di Marie-Aude Maurail, i giochi sono fatti.
Ecco la recensione di "Oh Boy!" (Giunti).