Mi fermo per un attimo. Sono partita per Milano in un giorno di fine estate, sperando di riappropriarmi del mio passato.
Ho ripreso ad allenarmi affrontato il provino che è stato un fallimento, ho conosciuto il famigerato "art-director", ho capito che i sogni non bastano mai.
Simone mi ha richiamata, ricordandomi che i residui restano e che Lubiana non è la persona che credo. Ma io non ci ho voluto credere: Lubiana sta avendo successo per i suoi meriti. Per questo e prendendo il suo esempio, voglio rimettermi in gioco. Ma poi...
A Milano ho incontrato Ataru, Lubiana e quel passato da cui non riesco a scollarmi. Abbiamo passato una serata insieme, scoprendo che Ataru non è più Ataru ma un giornalista serio che ha cercato di incoraggiarmi fingendo il fallimento. Poi la mia amica, bella, bellissima, mi ha chiesto ballare. E ballando ho iniziato a ritrovare me stessa, per poi perderla.
No, io non valgo. Io...
Vado verso la metro, Massimo mi chiama, è l'alba, cosa vuoi?, ho un lavoro per te, mi prendi in giro e via così finché non declino l'invito dell'art director. Eppure lui ha un lavoro nel Marketing ma io non voglio fare Marketing.
Scappo da loro, i vincenti, vado verso la metro, devo tornare a casa, nella provincia, quando scopro una rivista in cui Lubiana viene attaccata da una rivale.
Ecco, devo sapere se Lubiana è pulita. Devo sapere se si può essere puliti e raggiungere il successo... o se...
Ok, lo chiamo. Voglio sapere da lui la verità. E alla fine, siamo al bar. Entra Giulia, che ha avuto un incidente. Giulia, surclassata dalla sua amica, Lubiana.
Amica?
Mi fermo sulla tazzina.
Amica... no, l'amicizia non è di quel mondo, qualcuno ha fatto cadere Giulia. Qualcuno di cui sospetto. Non ci credo, ma ci devo credere.
Lubiana l'ha fatta cadere. Ne sono convinta.
E pensare che si sono conosciute al provino. E pensare che grazie a Giulia... Bé questo è nel libro: Il maledetto residuo nel cuore
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