Un momento della performance "Alice nel labirinto" |
La locandina dell'evento |
Luci soffuse puntate sulla scena. Una panchina, una credenza vintage con vetrate smerigliate e un tavolino treppiede addossati alla parete. Allestimento essenziale.
Ore 19.10.
Il pubblico affluisce nella saletta. Inizialmente sono un paio di persone, e da qui fioccano le solite domande: la promozione sarà arrivata? Ci saranno soltanto loro?
Io e Gaia tremiamo, ma soltanto per poco: il pubblico si è semplicemente attardato, come accade spesso in queste occasioni. Per fortuna che siamo attrezzate e l'attesa diventa l'occasione per fare qualche aggiustamento.
Passano alcuni minuti, le persone arrivano, Gaia quindi si intrattiene con il pubblico e introduce l’evento. E io? Dov’ero? Ben nascosta, ovviamente, l’effetto sorpresa vale tutta la presentazione che viene annunciata!
Io, Alice, Gaia nei panni di Edith |
Emozione a mille, mi presento come Alice. Sono Alice. Mi muovo nello spazio, vivo alcune vicende del romanzo, gli stati d’animo che nel libro si legano a determinate vicende.
L’evento si innesta su tre momenti principali; ciascuno presenta una situazione emblematica del romanzo, collegata alla successiva dall’intervista ad Alice.
Nella prima parte, la ragazza dialoga con la sorella Edith, cui rivela i timori relativi all’imminente matrimonio e alla scomparsa del promesso sposo.
Seguono le domande poste da Gaia ad Alice. Citando Roveto, si passa alla seconda situazione e agli enigmi delle chiavi. Alice è chiamata a sceglierne una tra tre proposte, tutte legate ad altrettante situazioni possibili. A fare da connettore alla situazione, quel Chi sei tu? ripetuto dalla creatura vegetale, un essere ibrido che introduce l’assurdità del mondo in cui la protagonista del romanzo viene catapultata.
A un certo punto, la scelta diventa anche la messa in discussione dell’identità di Alice che si appella al suo nome per far comprendere a Roveto di essere consapevole di sé. Roveto quindi passa la palla all’intervistatrice.
Domanda: “Che cosa hai trovato nel Paese delle Meraviglie?”.
La ragazza risponde con un elenco in cui cita anche il Saliscendi. Una delle situazioni più assurde del libro, il nonsense caro a Carroll che si dispiega sulla scena disorientando il pubblico (e il lettore, nel caso del libro). A un tratto il caos esplode con il classico “Tagliatele la testa!”, richiamo lampante al primo romanzo dell’autore inglese.
Illuminazione divina? No, Alice pensa... |
Al termine della presentazione qualche lettore si è avvicinato per parlare ancora di Alice e delle innumerevoli connessioni con altre pubblicazioni dedicate.
Non è neppure mancato un momento conviviale e quattro chiacchiere informali tra amici!
Tirando le somme...
I riscontri positivi sono incoraggianti al punto che Alice-show potrebbe tornare in scena prossimamente. Il cantiere è aperto!
Un grazie immenso a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione della presentazione animata: Gaia Chon, Lo Zibaldone nuova (Giovanni Longo) e vecchia gestione (Vincenzo Zapparoli), La Taberna del Re Vallot e Max Balanzone. Grazie anche a Loris Arbati.
Un grazie speciale agli spettatori!
(Spero di non avere dimenticato qualcuno!)
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