C'era una volta Biancaneve. Aveva la pelle bianca come neve, le labbra rosse come il sangue , i capelli neri come l'ebano. O forse era l'ala di un corvo. No, l'ala del corvo era ne Le mille e una notte, ma siccome stiamo parlando di scrittura creativa, le licenze sono concesse. E anche qualcosa di più.
Non parliamo poi dei finali creati per l'occasione: Biancaneve avrà ricevuto il bacio del principe? Ma il bacio del principe è un finale reale? O i cari fratelli Grimm hanno lavorato in un'altra direzione?
Ne abbiamo parlato sabato 27 ottobre durante Liberiamo le penne, l'Open Day di presentazione dei Corsi di Scrittura Creativa presso l'Agenzia di Comunicazione Eutopia, in via Colombo 33, Carpi di Modena. Ovviamente è stato uno degli argomenti toccati, insieme agli esercizi proposti ai presenti. E gli altri? (Vai al link dei corsi: clicca qui)
(Foto by Alessandra Luppi - Agenzia Eutopia)
Giochi di parole e con le parole, per cominciare. Le trame: quante sono? E con quali è meglio lavorare?
Non racconto troppo di quello di cui abbiamo parlato, ma sicuramente, Biancaneve si sarà divertita.
Lavorare sul finale è stato divertente.
Scoprire che la scrittura creativa può avere mille app(licazioni) è stata una sorpresa anche per me.
Non soltanto perché la scrittura non è un dono innato; scrivere romanzi non è frutto di illuminazione divina; e le idee possono essere scovate. Il segreto è uno, ma non lo svelo. Lo scoprirete ai corsi.
Detto questo, ecco le app della scrittura creativa:
- Pubblicità (pensiero narrativo)
- Promozione social (storytelling)
- Promozione di un'attività (narrazioni)
- Romanzi, racconti... etc
- Stimolo di idee per temi e idee creative (a scuola e nel lavoro)
- Creatività in movimento (mondo del lavoro)
Insomma, la scrittura creativa, nell'era della comunicazione, è utile.
Biancaneve lo sa e quindi potrei raccontarvi il finale che ho pensato. Il resto della storia la conoscete vero?
(Biancaneve giace nella bara di cristallo posta alla sommità della collina
Ogni giorno i nani recavano un mazzo di margherite, i fiori preferiti di Biancaneve. Quando li appoggiavano sulla bara, il sole sembrava sfavillare di una luce dorata che invadeva ogni elemento del creato. Gli uccellini cinguettavano, le nuvole sparivano, le corolle si spalancavano. Era come se il regalo dei nani fosse rivolto alla natura.
Un giorno in cui avevano appena appoggiato le margherite sulla bara, giunse una donna vestita di bianco. Il volto era completamente celato dal cappuccio. Lo sollevò rivelando lunghi capelli neri, occhi cerulei e labbra rosse come il sangue. Doveva avere intorno ai quarant'anni, ma nello sguardo aveva l'incanto dell'adolescenza.
Uno dei nani le si avvicinò con fare circospetto.
"Chi sei?"
La donna non rispose. Si chinò sulla bara, ne aprì il pesante coperchio, lasciando le creaturine sbalordite. Alla fine, posò un bacio sulla fronte di Biancaneve.
In quel momento, il sole abbagliò tutti al punto da costringerli a coprirsi il volto. Tutti, tranne la donna, che rimase a fissare la fanciulla, sul punto di svegliarsi.
Biancaneve spalancò gli occhi, tutti le furono intorno. Il silenzio cadde come un sipario.
La ragazza si sollevò facendo leva sui gomiti. La donna le scostò una ciocca di capelli dalla fronte.
Le posò un altro bacio sulla fronte.
"Figlia mia."
"Mamma. Allora non sei morta!"
"No, piccola. Una principessa-strega rifiutata da tuo padre ha lanciato un incantesimo per vendetta. Mi ha sostituita con una donna di ghiaccio, incapace di amare. Ma io sono riuscita a fuggire e sono tornata qui, guidata dai sogni."
Biancaneve la abbracciò.
"Non mi lascerai più?"
"Mai più, amore mio."
Tutti restarono a bocca aperta, mentre le due si abbracciavano.
E la regina? Si era sciolta come un cubetto di ghiaccio, perché lei era davvero una donna di ghiaccio, sostituita da una principessa-strega dispettosa. E così si sciolse anche lo specchio magico.
Madre e figlia tornarono al castello dove riabbracciarono il padre. Di matrimonio ancora non si parlava: Biancaneve stava bene single.
Non è l'unico finale emerso, né è stato l'unico esercizio. Le trame sono tante, ma per comodità ho scelto lo schema della fiaba. Abbiamo parlato di parole, di personaggi e di tecniche...
Per saperne di più: clicca qui
(Foto di Alessandra Luppi - Agenzia Eutopia)
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