Vorrei dire che ho un sogno, parafrasando il grande Martin Luther King. O forse avevo un sogno nel sogno. La meritocrazia. La cultura ma anche l'intrattenimento più soft (che non sempre si identifica con il vuoto semantico, ma con un approccio differente nel veicolare contenuti) che valorizzi chi sa fare. Questo non significa entrare in competizione; la competizione più violenta si accende quando non c'è meritocrazia e diventa quindi un gioco al massacro in cui vince chi è più subdolo e furbo. In questo, diciamolo: non è una questione di colori politici, ma di sistema. Quel sistema che impedisce al nuovo di avanzare. Ma quanto fa paura il nuovo? Quanto ci fa paura il nuovo? Già perché quel sistema siamo noi!
Chiariamolo bene: il mondo si cambia muovendosi, non scrivendo; nel caso in cui ci si convinca di essere dei Super Man, sarebbe bene coordinare teoria e pratica.
Gli scritti di impegno civile non sono superiori a niente; lo diventano in base a come vengono strutturati.
Così ci possono essere versi impegnati brutti o banali, privi di misura metrica (persino elogiati e sopravvalutati... ah la scusa del verso libero!) e versi leggeri belli. Ci sono racconti dai contenuti importanti ma scritti male o privi di nerbo e racconti dai contenuti lievi - i tanto biasimati bestseller dai professoroni - ma scritti così bene da arrivare al lettore/alla lettrice diventando opere efficaci.
Tutto il resto è posa... del resto... le rivoluzioni non si fanno indossando le pantofole e non si cambia il mondo facendo le stesse cose richieste dal tanto criticato "sistema" (e siamo noi che lo facciamo). Ma qui non voglio risultare moraleggiante: ognuno fa quello che vuole dei suoi scritti (ma un filino di esaltazione in meno, ci starebbe, come ci starebbe il divertirsi e un pizzico di ironia).
La Penna Sognante non ha la presunzione di salvare il mondo. Le basta raccontare qualcosa di quel mondo. Di raccontare storie e di farlo bene.
La penna sognante parla di scrittura creativa. Veicola contenuti culturali o d'intrattenimento.
Abbiamo tutt* bisogno di qualcosa di nuovo. E di qualcosa di vecchio (su cui basare la nostra identità). E di viola. Abbiamo bisogno di creatività.
Infine il pensiero acrostico della Penna Sognante.
Lascia Latrare Lupa
Andare Ancora Accesa
Per Piano Provoco
Entrare E Evocando
Nel Nuotare Nominando
Nuovo Nudo Negoziando
Atteso Accaldato Ancora
Spazio Senza Solo io
Organizzato Ogni Orgasmizzato
Guardando Gioia Giaccio
Nella Notturna Nuovamente
Azione Andata Abbandonato da
Nuova Nella Ninfa
Tutta Tiepida Trepidante
Esaudita Euforia Esteta
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