sabato 30 novembre 2019

RECENSIONE: "Tutti giù per aria" di Rosella Postorino

Tina è una bambina perfetta. "Aveva tutti i quaderni senza orecchie" e poi "sapeva a memoria anche la tabellina del nove, a mensa non si sporcava mai, e se le scappava uno starnuto riusciva sempre a mettersi la mano davanti alla bocca in tempo per parare gli sputi". Ma in questa perfezione si nasconderà qualche nota stonata? Certo... nessuno è veramente perfetto e questo è il bello di ciascuno di noi! Ce lo racconta Rosella Postorino in "Tutti giù per aria" (Salani). Una bellissima storia per bambini di cui anche i più grandicelli e gli adulti si innamoreranno.


Tina fa tutto bene. E quello che non sa fare... non lo fa! In particolare, non sa far ridere le persone; del resto la perfezione non fa ridere!
Tutto cambia quando accetta di partecipare a una partita di pallavolo, sport in cui non eccelle. Tina batte un colpo e la palla va a finire nel fiume. Così fa qualcosa che non avrebbe mai fatto: va a recuperare l'oggetto. Da lì, inizia un viaggio strampalato. La corrente del fiume la trascina via, oltre la cascata. Qui incontra Gianna Baloon del Soccorso Mongolfiera S.r.l. che la salva dalle acque e la conduce nel Paese degli Scarti.  In questo luogo, Tina, novella Alice, incontra una serie di personaggi davvero... unici!

Brezzolino, Gianluigidavide, i bambini con le bizzarre acconciature a forma di verdure, il bambino con le Lentiggini, il timido sindaco, Hank, Nuto sono alcuni dei personaggi che Tina incontra attraversando scenari emblematici. Il negozio del parrucchiere, la Piazza, il Cimitero, la Spiaggia: la protagonista entra in un caleidoscopio vivo e vivente, vivace e scoppiettante che le mostra l'altro lato della perfezione ovvero la follia nel senso più positivo del termine.

Il viaggio oltre la cascata diventa per Tina l'occasione per rovesciare le sue prospettive. Nel momento in cui ha il coraggio di fare qualcosa che non ha mai fatto, ecco che si spalanca un portone di occasioni diverse che le consentono di superare i propri limiti.

Già quando nel salone del parrucchiere chiede un'acconciatura che non è una verdura ma un fiore (il girasole) sceglie qualcosa che ama e che la fa uscire dagli schemi. E questi schemi si rovesciano mano a mano che la storia progredisce. Fino alla fine, quando Tina affronta il suo limite più grande; lo fa spontaneamente perché è il frutto di un percorso nato forse non per caso.

"Tutti giù per aria" è una storia che ci catapulta nel mondo in cui è necessario colorare fuori dalle righe per scoprire chi siamo; un Paese delle meraviglie in cui non occorre spiegare il cielo, basta solo guardarlo. Estro e semplicità ci rapiscono in un mondo narrativo intessuto con grazia e leggerezza da una bella penna capace di trasportarci oltre i confini dei nostri limiti. Oltre gli schemi. Una fulgida prova per Rosella Postorino, autrice del bestseller "Le assaggiatrici" (Feltrinelli), qui "alla sua prima volta" nella letteratura per ragazzi. Una storia consigliatissima anche agli adulti.

L'autrice: Rosella Postorino
Classe 1978, esordisce nella narrativa nel 2004 con il racconto "In una capsula", all'interno dell'antologia "Ragazze che dovresti conoscere".
Nel 2007 esce il suo primo romanzo "La stanza di sopra" con il quale vince il Premio Rapallo nella sezione Opera Prima, il Premio Città di Santa Marinella e risulta tra i finalisti del Premio Strega.
In seguito pubblica "L'estate che perdemmo Dio" (Premio Benedetto Croce, Premio speciale della giuria Cesare De Lollis), "Il corpo docile" (Premio Penne), la pièce teatrale "Tu (non) sei il tuo lavoro" all'interno di "Working for paradise" e "Il mare in salita". Ha tradotto e curato alcune opere della scrittrice Marguerite Duras.
Con il romanzo "Le assaggiatrici" si aggiudica diversi riconoscimenti di pregio, tra cui la 56ª edizione del Premio Campiello. Nel 2019 pubblica il suo primo libro per bambini:"Tutti giù per aria".

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