Pubblico una poesia del 2020. La scelta di non mettere foto è voluta per dare spazio alla parola.
In ritardo rispetto alla Giornata Mondiale della Poesia.
Il mio guanto allenta la presa
sulla pista viscida dove i baci
diventano pattini con lame
che corrono sulla pelle segnata
dal morso della fame che cerca cibo
ma trova umori sciolti nel coca e rum
di un bicchiere che si rovescia iroso
come tu mi sbatti nello stropicciamento
di un lenzuolo che ci denuda e pulsa
come un cuore che si disfa e si fa
nel correre dei nostri corpi vicini
fino a che non vediamo le scintille
brillare come lucciole e utopie.
E il guanto fugge tra pieghe
di labbra, inguini e liberi gemiti
che libertà indicano ma non narrano.
@RDT 2020
Sempre più profonda e intensa, ma anche dolente; brava Roberta !
RispondiEliminaGrazie, Laura <3
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