Un incontro che sembra voluto dal cielo: è quello che avviene tra Aria e Dani, due adolescenti alle prese con i dubbi ma anche con gli entusiasmi e i sogni dell'età. Il loro legame si rafforza ma allo stesso tempo scivola negli abissi del dolore, fino a sfociare in qualcosa di oscuro. "Pet" è una storia di narcisismo e di dipendenza affettiva che non lesina nella resa di dettagli forti, legati a pratiche autolesionistiche e a scontri appassionati, al limite dell'estremo, tipici di un'età che in sé tende agli estremismi.
Il primo aspetto che considero è la storia, sceneggiata da Angelo Toso. Aria e Dani sono i protagonisti principali ma intorno troviamo altri personaggi quali Cate, Alice, Grazia e Luca. Le loro vicende si intrecciano ovviamente a quelle dei primi due, creando i movimenti relazionali tipici dell'adolescenza, tra amicizie, confidenze, timori rivelati, invidie, gelosie e fughe improvvise per uno scontro più o meno evitabile. Tra bugie e tradimenti, riconciliazioni e bisogno di approvazione, troviamo lo spaccato del modo con cui gli adolescenti affrontano di volta in volta le varie situazioni.
Accanto al mondo dei più giovani troviamo un tema che può entrare in rotta di collisione anche con il mondo degli adulti, in modo più o meno devastante: la dipendenza affettiva, soprattutto al femminile e legata a una personalità narcisistica. Negli ultimi anni tale tema è particolarmente affrontato, soprattutto perché si lega alla questione della violenza sulle donne; e a un certo punto leggeremo alcuni momenti di questo tipo, che saranno importanti per la presa di coscienza di Aria rispetto a sé e al suo legame con Dani.
Con un linguaggio immediato, situazioni contestualizzate in un'Emilia vivace e ricca di stimoli, tra videogame e feste, scuola e casa di amici, osserviamo lo sviluppo della vicenda che mette di fronte i ragazzi a delle scelte inevitabili per la loro crescita. Il tutto usando anche immagini oniriche lampanti. La storia è credibile, anche se forse avrebbe potuto essere chiarito il rapporto tra Dani e il fantasma, che resta un po' vago anche se ha un preciso valore simbolico (e non dico altro!).
Per quanto riguarda il disegno di Nim, il mio parere è più dilettantistico rispetto a quello espresso sui testi. Premesso che sono legata ai manga e, per quanto riguarda i disegnatori e illustratori occidentali amo tratti classici (mi sto aggiornando anche se ammetto una grande passione per Milo Manara e per Paolo Barbieri!), ho trovato il tratto fresco e azzeccato, in linea ai testi e alle più generali tendenze contemporanee.
"Pet - L'amore che non volevo" è un fumetto adatto agli adolescenti ma che può piacere a chi vuole immergersi in una storia totalizzante, dolorosa, ma che fornisce molti spunti creativi e umani. La narrazione realistica, fusa a elementi onirici e a qualche aspetto esoterico - elemento questo che affascina molti adolescenti - è l'elemento vincente insieme alla componente emotiva trasmessa con grande intensità.
L'autore dei testi: Angelo Toso
Classe 1989, nel 2015 si laurea in Psicologia e poi frequenta la Scuola Internazionale di Comics di e Bottega Finzioni.
L'autrice dei disegni, coloring e lettering: Nicole "NIM" Ballini
Classe 1994, dopo il liceo artistico, nel 2016 si diploma in Colorazione Digitale alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia.
"Pet - L'amore che non volevo" rappresenta per entrambi il lavoro di esordio.
Scheda tecnica del libro
"Pet - L'amore che non volevo"
di Angelo Toso e Nim
Genere: Fumetti
Casa editrice: Shockdown
Cartaceo: € 14,00
Disponibile: sugli eStore e in libreria
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