Capire un racconto non significa soltanto leggerlo e avere un'idea della trama. Capire un racconto ci porta a sondarne gli aspetti fondanti: dall'idea creativa al modo in cui viene sviluppata, passando alla struttura, alle modalità e alle scelte tecnico-stilistiche dell'autore. In un racconto si apre un ventaglio di elementi, temi, problematiche che possono fare luce sul contesto storico-geografico dell'autore, sulla sua vision, sul mondo. Questo tenendo conto che, a parte la letteratura dichiaratamente didascalica, l'obiettivo di un racconto non è tanto veicolare un messaggio; l'invio del messaggio è già implicito nell'atto del raccontare. Scrivere implica sempre una comunicazione, l'invio di un messaggio. A questo punto, che cosa dobbiamo fare?
Ho aperto un libro, voglio leggere un racconto. Non solo. Voglio soffermarmi, capire come l'autore sia arrivato alla sua costruzione. Che cosa devo fare? I passi sono pochi e semplici, ricordando le regole di base del testo.
Di cosa munirsi: di una matita o evidenziatore e magari di un quadernino.
Primo step: la comprensione del testo
1) Fai una prima lettura. Non importa la velocità, ognuno ha la propria, anche se consiglio per la prima lettura di non soffermarsi troppo. Intanto segna i passaggi narrativi importanti, ovvero quei momenti in cui la storia subisce delle svolte che la portano ad avanzare.
2) Dopo la prima lettura, segna gli aspetti che ti hanno colpito. I temi che secondo te emergono. I passaggi pregnanti. Il climax. Le cose che ti colpiscono personalmente.
3) Fai una seconda lettura più attenta. Nel caso anche una terza/quarta.
4) Riassumi la storia. Per il riassunto: usa le parole essenziali, fai periodi concisi, scegli un tempo verbale e la terza persona, narra gli eventi principali, eventualmente a partire dalle sequenze narrative che hai individuato e in cui hai suddiviso il testo. Per un racconto, in base alla lunghezza, il riassunto non dovrebbe essere superiore a una pagina di word, anzi meglio dimezzare il tutto.
5) Prova a riassumere la storia ulteriormente: in 5 righe e in 3 righe. Le sintesi sono ottimi esercizi linguistici. In linea di massima la comprensione di un testo si vede soprattutto quando si è capaci di dire con poche parole quello che accade, messi da parte gli orpelli retorici.
Ho aperto un libro, voglio leggere un racconto. Non solo. Voglio soffermarmi, capire come l'autore sia arrivato alla sua costruzione. Che cosa devo fare? I passi sono pochi e semplici, ricordando le regole di base del testo.
Di cosa munirsi: di una matita o evidenziatore e magari di un quadernino.
Primo step: la comprensione del testo
1) Fai una prima lettura. Non importa la velocità, ognuno ha la propria, anche se consiglio per la prima lettura di non soffermarsi troppo. Intanto segna i passaggi narrativi importanti, ovvero quei momenti in cui la storia subisce delle svolte che la portano ad avanzare.
2) Dopo la prima lettura, segna gli aspetti che ti hanno colpito. I temi che secondo te emergono. I passaggi pregnanti. Il climax. Le cose che ti colpiscono personalmente.
3) Fai una seconda lettura più attenta. Nel caso anche una terza/quarta.
4) Riassumi la storia. Per il riassunto: usa le parole essenziali, fai periodi concisi, scegli un tempo verbale e la terza persona, narra gli eventi principali, eventualmente a partire dalle sequenze narrative che hai individuato e in cui hai suddiviso il testo. Per un racconto, in base alla lunghezza, il riassunto non dovrebbe essere superiore a una pagina di word, anzi meglio dimezzare il tutto.
5) Prova a riassumere la storia ulteriormente: in 5 righe e in 3 righe. Le sintesi sono ottimi esercizi linguistici. In linea di massima la comprensione di un testo si vede soprattutto quando si è capaci di dire con poche parole quello che accade, messi da parte gli orpelli retorici.
6) Fai tue considerazioni sul racconto: ti è piaciuto? Perché? Qui sbizzarrisciti e poni la tua opinione, cercando di argomentarla. Es: Il racconto è noioso perché l'autore è troppo lento nelle descrizioni e credo inserisca dettagli che non servono.
Una volta compresa la trama, arriviamo all'analisi. Preparati un foglietto e segna i vari passaggi.
Analisi del testo
1) Metti il titolo, nome dell'autore/autrice ed eventualmente informazioni ulteriori (anno di composizione e di pubblicazione, eventuale appartenenza a una corrente letteraria etc)
2) I temi: segna quali sono i temi principali.
3) I problemi: a differenza dei temi, i problemi sono le questioni che pone il racconto e che potrebbero avere una risposta solo alla fine.
4) I personaggi: descrizione fisica o di dettagli fisici, descrizione morale, ruolo sociale/professione, età, rapporto con gli altri personaggi, ruolo nella storia (protagonista, opponente), psicologia, tic, paure, lati ombra, arco di trasformazione.
5) Narratore e PDV: è narrata in prima, seconda o altra persona? Da che punto di vista?
6) Rapporto fabula e intreccio.
7) L'ambiente: il luogo, le geografie sia fisiche sia mentali.
8) Il tempo: sia il contesto storico sia il tempo della narrazione.
9) Le tecniche e lo stile: uso del linguaggio, di figure retoriche, della varie parti narrative (dialogo, descrizioni etc.)
10) Considerazioni ulteriori.
Come vedete all'interno di un racconto ci sono numerosi elementi; gli stessi che, quando scriviamo ci portano al costruire un mondo; mondo che ha a che fare con il nostro vivere ma che, al contempo, è differente perché relegato in un altrove parallelo.
E a proposito, ecco alcune opzioni:
1) Studiare la vita dell'autore
2) Studiare il contesto storico in cui è vissuto l'autore. Questo per capire ciò che potrebbe sfuggirci e che ci risulta estraneo rispetto ai nostri tempi.
Per concludere
E ora? Voglio analizzare un racconto. Ok, ma non dimenticare il piacere della lettura, e ricordando che alla fine potresti scrivere: non mi è piaciuto... perché? Però l'autore/autrice è bravo... perché? Ora tocca a te!
Una volta compresa la trama, arriviamo all'analisi. Preparati un foglietto e segna i vari passaggi.
Analisi del testo
1) Metti il titolo, nome dell'autore/autrice ed eventualmente informazioni ulteriori (anno di composizione e di pubblicazione, eventuale appartenenza a una corrente letteraria etc)
2) I temi: segna quali sono i temi principali.
3) I problemi: a differenza dei temi, i problemi sono le questioni che pone il racconto e che potrebbero avere una risposta solo alla fine.
4) I personaggi: descrizione fisica o di dettagli fisici, descrizione morale, ruolo sociale/professione, età, rapporto con gli altri personaggi, ruolo nella storia (protagonista, opponente), psicologia, tic, paure, lati ombra, arco di trasformazione.
5) Narratore e PDV: è narrata in prima, seconda o altra persona? Da che punto di vista?
6) Rapporto fabula e intreccio.
7) L'ambiente: il luogo, le geografie sia fisiche sia mentali.
8) Il tempo: sia il contesto storico sia il tempo della narrazione.
9) Le tecniche e lo stile: uso del linguaggio, di figure retoriche, della varie parti narrative (dialogo, descrizioni etc.)
10) Considerazioni ulteriori.
Come vedete all'interno di un racconto ci sono numerosi elementi; gli stessi che, quando scriviamo ci portano al costruire un mondo; mondo che ha a che fare con il nostro vivere ma che, al contempo, è differente perché relegato in un altrove parallelo.
E a proposito, ecco alcune opzioni:
1) Studiare la vita dell'autore
2) Studiare il contesto storico in cui è vissuto l'autore. Questo per capire ciò che potrebbe sfuggirci e che ci risulta estraneo rispetto ai nostri tempi.
Per concludere
E ora? Voglio analizzare un racconto. Ok, ma non dimenticare il piacere della lettura, e ricordando che alla fine potresti scrivere: non mi è piaciuto... perché? Però l'autore/autrice è bravo... perché? Ora tocca a te!
Assolutamente d'accordo con il contenuto dell'articolo. Se vuoi fare lo scrittore devi leggere tanto, certo, è fondamentale e imprescindibile, ma leggere tanto per leggere non serve a niente, occorre un approccio alla lettura analitico e consapevole per poter imparare.
RispondiEliminaGrazie, Luciano!
EliminaUn abbraccio.
Bella guida, però vorrei far presente che sono le basi scolastiche per la comprensione e l'analisi del testo.
RispondiEliminaForse ho frequentato un complesso scolastico molto avanzato, però queste cose ho cominciato a studiarle e applicarle sin dalle elementari.
Forse è questo uno dei motivi per cui non apprezzo i corsi di scrittura creativa, alla fine sono tutte tecniche che si dovrebbero apprendere a scuola.
Ti abbraccio.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaCara Francesca,
Eliminagrazie per il tuo intervento, ma occorre fare una precisazione.
Parti da questo presupposto: il piccolo prontuario è solo una parte del corso, e tratta di pillole che lascio apposta a chi non mastica la scrittura.
Gli articoli di scrittura creativa sono inoltre tra i più letti e mi capita di confrontarmi con alcuni colleghi e persone curiose, ricevendo attestati positivi. Non voglio fare un auto-elogio, anzi, da "insegnante" mi sono messa nell'ordine delle idee di non dare mai per scontato nulla, anche quando certe cose sono state fatte alle elementari e dovrebbero essere assodate. E non è così, te l'assicuro. Mai dare nulla per scontato. La base tecnica è imprescindibile per il lavoro creativo, anche se è attraverso i "giochi creativi" che si arriva alla tecnica, come da Scuola Attiva. E un paio di volte mi hanno chiesto consulenze di Storytelling per i Social, aspetto sempre più in auge. Poi, dico sempre che ognuno sceglie la sua strada, nel rispetto della strada percorsa dagli altri. La cosa bellissima dei corsi di scrittura creativa: il confronto con gli altri che ti stimola tantissimo. Considerando che la insegno avendo titoli e un CV accreditato. Ti abbraccio anche io e grazie ancora per aver detto la tua.