Sono alcune delle domande emerse, tra quelle già programmate, che ci riportano a "Rosso vendetta". Per l'ultimo "Mercoledì dei libri" la serata è stata dedicata al noir, genere in cui Marzia Accardo dichiara di trovarsi a proprio agio.
Prima di questo cimento, quali altri libri ha pubblicato? Rimando all'intervista, realizzata un po' di tempo fa (clicca qui), da cui si è partiti per la chiacchierata. Notando come la conoscenza con l'autrice sanfeliciana sia avvenuta grazie al CSU- Collettivo Scrittori Uniti, di cui si è rilevata l'attività preziosa nella promozione di autori e autrici indipendenti e/o emergenti, l'intervistatrice ha posto domande sui racconti.
Marzia ha sottolineato come i protagonisti siano tutti fondamentalmente lontani dal vivere sociale. Dalla ragazza del treno (che, notate bene, non ha un nome preciso) alla donna in cerca di vendetta per amore, si passa alla signora cui un delinquente ha ucciso il figlio e all'uomo che non sopporta più il vicino di casa.
Non è un caso che il libro sia ambientato nel periodo natalizio: giorni di festa, in cui si esibisce l'allegria, mentre le persone più sole tendono a esserlo ancora di più, non partecipando ai raduni e convivi previsti. Marzia ha insomma rovesciato l'usanza del racconto natalizio adombrato di bontà, per dare spazio al lato oscuro e più cattivo, a volte crudele, dell'essere umano. Un lato, in questi ultimi tempi, un po' edulcorato, per il timore di urtare la sensibilità del pubblico, volto ormai ai temi dell'inclusione. Ma, come sostenuto dall'autrice, la cattiveria fa parte dell'essere umano, e la narrazione, se attinente al reale, congrua e pertinente, diventa corretta. Rappresentare la realtà può essere uno dei compiti dello scrittore.
Durante la serata si è parlato anche delle difficoltà dell'editoria, di competizione e della necessità di fare rete da parte degli autori e delle autrici indipendenti. Non a caso è stato citato il CSU, quale esempio positivo e costruttivo di rete che mira a supportare gli scrittori e le scrittrici con iniziative di diversa natura.
Un altro aspetto che è emerso, è il lavoro della scrittrice. Andando oltre le visioni romantiche, Roberta ha sottolineato come Marzia sia impegnata in fronti quali la correzione di bozze e l'editing, esplorando le altre facce della professione. Ci si avvicina così all'editore, mostrando il desiderio di superare certi stereotipi che, oltre a distorcere, creano idee sbagliati del mestiere dell'editore. Dietro a un romanzo, c'è un lavoro, cosa che il blog ha sempre sostenuto e sosterrà sempre!
Il pubblico è intervenuto con domande, animando la serata che ha superato la quarta parete delle presentazioni frontali. Un salottino per portare a tutti l'esperienza dell'autrice e per conoscere il dietro le quinte del libro.
E per il futuro? Tanti progetti bollono in pentola, per Marzia. State connessi!
Intanto, il plauso alla riuscita della serata e un grazie all'organizzazione: Pro Loco di San Felice s/P, l'Assessorato alla Cultura del Comune di San Felice, la biblioteca Campi Costa-Giani. E grazie a Luigi Golinelli per le foto.
Colgo l'occasione per recensire "Rosso vendetta". Il libro si compone di quattro racconti, ciascuno costruito su temi e personaggi differenti, ma uniti dal filo-rosso della vendetta. Nel primo troviamo la ragazza del treno che si trova ad assistere a un episodio di bullismo; nel secondo una donna ritrova il truffatore che le ha ucciso il figlio; nel terzo un uomo ha a che fare con un coinquilino detestabile; nel quarto e ultimo racconto una donna si vendica per amore.
Ogni racconto ha uno sviluppo che contempla un colpo di scena che non ci aspettiamo. I personaggi emergono con forza nel loro rapporto con gli altri, delineandosi come figure ai margini. C'è qualcosa di cupo che si insinua tra le luci del Natale; molto azzeccata e significativa la scelta di andare in controtendenza, proponendo un titolo ben diverso da quelli che ci aspettiamo in questo periodo. Dall'amore all'odio il passo è breve, ma non è tanto per chi si vendica, quanto per ciò o per chi scatena la vendetta, mostrando la vacuità di certe ostentazioni. In tutto questo emerge l'umanità che cerca un riscatto, una rivalsa. Un risarcimento per il loro essere borderline.
La penna di Marzia incide come il bisturi del chirurgo. Opera in levare, usando le parole che servono per costruire scenari efficaci. I racconti scivolano, lisci come l'olio, il crescendo trascina il lettore fino alla fine. Bel lavoro!
Per concludere
"Rosso vendetta" è una raccolta breve ma intensa, in cui ogni racconto è ben costruito e tiene attaccati, dando adito al contempo ad alcune riflessioni. Un bel noir, capace di far emergere il lato oscuro dell'essere umano, basandosi su temi molto attuali (bullismo, ferite d'amore, etc.). Consigliato.
Guarda il video della serata: clicca qui
Foto di Luigi Golinelli.
Foto 1 - Marzia Accardo
Foto 2 - Roberta De Tomi
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