Lo abbiamo conosciuto con il primo libro della saga, "L'aliante scomparso" (per la recensione clicca qui), una bella rivelazione che mostra come il panorama editoriale italiano abbia penne fantasy capaci di incantare i lettori e le lettrici con un'ottima prosa e belle idee. Il secondo libro è una conferma: leggi la recensione.
Volando a dorso di una grande poiana, da una Valframés mutata dalle sue azioni, Michele è arrivato alla Città delle Anime, proseguendo il suo percorso di crescita. Ma prima di affrontare le nuove e terribili prove che lo aspettano, deve orientarsi, comprendere il mondo che gli sta intorno e gli equilibri di potere tra i suoi abitanti: le anime Sognanti, le anime Brillanti e quelle Reiette. Tante cose da apprendere e da capire in poco tempo, per radunare un gruppo di coraggiosi e proseguire il suo viaggio verso il settimo anello e la Coda dello Scorpione, luoghi tenebrosi che custodiscono la risposta a molti misteri.
La recensione
Il romanzo si pone in continuità con il precedente, sia per la trama, sia per le modalità narrative. L'autore ci fa entrare nella città delle anime, dandoci l'impressione di toccarla, per quanto riesce a mostrarcela. I colori delle anime si spengono e accendono, senza alludere a un sostrato religioso che attinge a una confessione rivelata; tutto è il frutto di una visione personale, dove la magia diventa un anello di congiunzione alla realtà, totalmente credibile. Il mondo che crea Maurizio Cometto è un protagonista dinamico, prima ancora che un ambiente in cui si cala la narrazione, dotato di una propria originalità e organicità. Tale mondo entra in collisione con i protagonisti, in particolare con Michele che continua il suo viaggio dell'eroe.
Michele può essere paragonato ai protagonisti di vicende fantasy contemporanee che tornano inevitabilmente come riferimenti, più o meno diretti. Facendo qualche passo indietro, il viaggio dell'eroe è quello di chi scende negli inferi, come Orfeo o come Dante, e che fa scoperte cruciali e affronta prove che lo portano a crescere. L'autore non lesina alla resa di dettagli che lasciano il segno e che ci permettono di seguire questo percorso, come se fossimo con Michele.
Accanto, vengono narrate vicende di potere che ricalcano quelle reali, con ribellioni verso le autorità cui si accosta la necessità di riportare un ordine. Ma il processo è ormai avviato e l'unica cosa possibile è portare a termine una missione, grazie a dei predestinati. Un altro tema tipico archetipico: l'attesa/il ritorno di un messia, che porterà una soluzione a un problema. Un Godot che, si spera, possa arrivare a breve.
Accanto, vengono narrate vicende di potere che ricalcano quelle reali, con ribellioni verso le autorità cui si accosta la necessità di riportare un ordine. Ma il processo è ormai avviato e l'unica cosa possibile è portare a termine una missione, grazie a dei predestinati. Un altro tema tipico archetipico: l'attesa/il ritorno di un messia, che porterà una soluzione a un problema. Un Godot che, si spera, possa arrivare a breve.
La penna di Cometto si conferma di alto livello: lucida, visiva, attenta alla resa dei dettagli ma, al contempo, capace di raccontare la magia in maniera totalmente credibile. Ogni elemento del narrato è trattato con la pignoleria necessaria a non cadere nello stucchevole. Un autore che merita tantissimo.
Per concludere
Le avventure di Michele continuano, senza sbavature, portandoci nel cuore di un universo costruito con cura, grazie a una penna visiva e visionaria, magica e lucida. Un lavoro da non perdere se amate il genere, ma anche se vi volete avvicinare a un autore contemporaneo fantasy. Libro perfetto anche per i più giovani.
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