1) Parole alla rifusa
Partiamo dalle base con le parole alla rifusa. Che cosa dovete fare?
Ricordate il brainstorming? Ecco, l'attività è analoga: prendete carta e penna, oppure un documento di word e scrivete tutto quello che vi viene in mente per cinque o dieci minuti.
Consiglio di non superare il quarto d'ora per incentivare il flusso spontaneo. Mantenersi a lungo sull'esercizio rischia di creare forzature. In questa fase occorre lasciarsi andare, quindi vanno bene anche le parole ripetute. Vanno bene anche le onomatopee e le singole lettere.
Esempio (5 minuti)
Casa, cosa, lettiera, miao, musica, paura, silenzio, inverno, luce, ora, freddo, termosifone, amico, telefono, computer, chiavetta, pavimento, giornali, cibo, Natale, batosta, malinconia, stelle, albero, palle, grattino, parole crociate, gioco, abbraccio, bambino, cioccolata, sedia, orbo, casa, linea, bilancia, auricolari, cuffie, cuffie, isterico, colazione, mattina, silenzio, borbotto, mostro, cucù, video, scotch, bye bye, basta, marrone, tuta, festa, noia, nebbia, miao, nuvola, brum, crash, canzone, sedia, take me home, canzoni, musica, lallala, crash, cuore, solitudine, poveri, marcio, inverno, freddo, solo, influenza, amici, abbraccio, manca, lui, lei, ecco, boh, là, lì, qui quo qua, v, a b c d e.
Rileggi e pensa
Rileggi le parole che hai scritto. Che cosa trovi? E come ti senti dopo questo esercizio? Non è liberatorio?
Quali elementi ricorrono e quali rispecchiano uno stato d'animo? Quali, invece, una situazione, un racconto in potenza?
Scrivimi!
Fammi sapere com'è andata scrivimi: lapennasognante@gmail.com.
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