Ecco la mia recensione.
"Olympus. Una fan girl tra gli dei": la trama
Per Mayumi Megami la normalità è sempre stata un’eccezione, considerata da tutti contro natura per il suo orientamento sessuale, è costretta a combattere contro una crudele ignoranza che sembra aumentare ogni giorno di più. Emanuele Speranza è un ragazzo triste e disilluso. Il suo unico obiettivo è di riportare in vita l'unica persona che lo abbia mai amato, farà di tutto per riuscirci.
Il percorso di entrambi verrà però sconvolto dall’incontro con delle divinità greche, viaggeranno fino all’Olimpo e si prepareranno a combattere contro il vero nemico dell'umanità.
La recensione
Le dinamiche della storia ricalcano quelle di un anime: dal classico risveglio per andare a scuola, alle corse successive. Mi sono ritrovata in una puntata di Sailor Moon, serie che da preadolescente ho amanto tantissimo. Poi si arriva all'evento rocambolesco che stravolgerà la vita della protagonista. Il dispostivo dell'altrove è un medaglione, proprio come accade a molte maghette degli anime. E come Dorothy approda nel Regno di Oz, anche Mayumi viene catapultata in un altrove favoloso. Anzi, no, mitologico.
Dal Giappone alla Grecia, il viaggio non è così lungo e i confini sono abbattuti, complice la vision globalizzata che il digitale ci ha fatto adottare. Qui non sono i giga ad accorciare le distanze ma quella che potremmo chiamare "magia". O destino?
La trama è ben strutturata, i personaggi ben delineati con un incipit che ci cattura nel cuore della vicenda e un buon ritmo narrativo. L'autrice, però, andando verso il finale tende a dare delle spiegazioni e a perdersi in qualche aneddoto e dettaglio che tendono a far abbassare la tensione narrativa, laddove dovrebbe essere più incalzante. La carne al fuoco è tanta, soprattuto in questa parte della vicenda, dove l'autrice si perde un po', ma in ultimo riesce a riallacciare i nodi narrativi. In generale la lettura scivola bene creando azzeccati parallelismi tra diverse epoche e aree geografiche. Buona la costruzione dei dialoghi, combattimenti avvincenti.
Il romanzo abbraccia una molteplicità di temi, emblematici che, dall'identità di genere e sessuale al rapporto con il passato, passando per la multiculturalità e le radici, toccano argomenti come la Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza, in un crogiolo che non nasce dal caso.
La penna ha già una sua identità: lontana dagli artifici retorici, sa che cosa vuole raccontare e lo fa con convinzione. Si ricollega alle radici della cultura per combattere contro un male dilagante, l'ignoranza da cui scaturiscono i pregiudizi, le discriminazioni. Una penna attenta, mai superficiale, che si fa portatrice dei valori di una generazione, riportandoci alla dimensione della magia e della speranza. Dobbiamo aspettarci un seguito?
Per concludere
"Olympus. Una fangirl tra gli dei" è un romanzo che nasce da idee, valori chiari e tanti riferimenti culturali. La penna arriva al lettore, la materia abbondante è ben costruita. Una gradevole lettura per una penna che già brilla di una sua luce.
L'autrice: Gaia Bortolotti
Nata a Bentivoglio (BO) il 23 Luglio 2001, è studentessa della facoltà di Antropologia Religioni e Civiltà Orientali. Esordiente, ha pubblicato il racconto Erica nell'antologia Buio di Clown Edizioni a cura di Gianluca Morozzi.
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