venerdì 14 luglio 2023

"In grazia di Dio" di Cristina Biolcati

In un convento viene consumato un efferato omicidio. Le indagini, basate su indizi raccolti attraverso l'osservazione, da parte degli inquirenti, Alfredo Casadio e Dante Graziani, porteranno su sentieri tanto impervi quanto torbidi. Un giallo storico che rappresenta un'altra riuscita prova per Cristina Biolcati. Ecco la recensione di "In grazia di Dio" (Todaro Editore - Collana I Gechi).


 
"In grazia di Dio": la trama
Un’anziana suora di clausura viene trovata sgozzata nel Convento di San Giovanni nella primavera del 1822. Le indagini sono affidate ad Alfredo Casadio, ufficiale della gendarmeria pontificia, e al suo sottoposto Dante Graziani.È subito chiaro ai due investigatori che il colpevole non vada cercato all’esterno del convento. Nonostante l’atteggiamento reticente della badessa suor Amabile e delle risposte evasive delle consorelle, grazie a un dettaglio scoperto dal Graziani, Casadio intuirà il movente e l’identità del colpevole. Ma, si sa, le vie del Signore sono infinite…Racconto lungo di Cristina Biolcati.

La recensione
Il giallo storico ci riporta sulle tracce di un precedente illustre: "Il nome della rosa" di Umberto Eco, capolavoro in cui l'intrigo si fonde a elementi filosofici. Qui non si tratta di filosofia, ma di narrativa, con un interessante spunto: la presenza di Allegra Byron, figura realmente esistita le cui vicende hanno ispirato la penna di Cristina Biolcati.

Dallo spunto reale alla fiction, il salto è stato breve e ha permesso di costruire una trama congrua, con una coppia di investigatori ben ponderata e indizi ben costruiti. Nell'insieme il lettore è portato a seguire la linea delle indagini, senza avere il sentore dell'effettiva risoluzione; e questo è un altro pregio di questo racconto. Nulla è scontato, anzi occorre arrivare al finale per arrivare a scoprire che cosa è successo. E le sorprese non mancano anche qui (ovviamente non spoilero).

Un terzo aspetto di pregio è l'atmosfera: cupa, rarefatta, a tratti si ha una sensazione claustrofobica. L'autrice riesce a trasporre sulla pagina queste sensazioni, complice l'attenzione riposta ai dettagli. Non trascura nulla, nessuna incongruenza.

Lo stile è pulito e puntuale, mai pesante (come già è noto per questa brava autrice); la costruzione segue un crescendo abilmente reso. Non manca lo scavo nei lati più cupi dell'anima, elementi scabrosi che non mirano a creare uno scalpore fine a se stesso, ma che s'inscrivono in modo coerente nel tessuto della trama. 

Per concludere
"In grazia di Dio" è un racconto di genere giallo storico che si legge bene, ben scritto e che arriva alla sorpresa finale attraverso un bel crescendo. Consigliato! 

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