Dopo l'introduzione di Massimo Marcon, l'autrice rompe il ghiaccio leggendo l'incipit e, rovesciando la situazione, ponendo una domanda al pubblico: "Secondo voi cosa accadrà?". Si sa che - piccolo input di scrittura creativa - l'incipit contestualizza la vicenda e formula la promessa per il lettore, creando quindi determinate aspettative. E dalle risposte, le aspettative emerse sono legate alla curiosità di capire quello che accadrà. Incipit riuscito, ma andiamo avanti...
I personaggi sfilano insieme ai temi, a partire dall'amore, citando Hermann Hesse, libro di riferimento. E a questo punto, interessante l'intervento di una signora che ha sostenuto senza mezzi termini che la parola amore andrebbe eliminata dai vocabolari perché troppo personale. Io ho fatto notare che l'amore ha sicuramente una caratura personale e viene vissuto dai singoli in modo diverso, ma di fatto, esiste una definizione generale, considerando che l'amore si oppone all'odio.
E voi cosa ne pensate?
E voi cosa ne pensate?
Il pomeriggio è continuato tra letture di brani poi commentati. Il tema del precariato, che è costato all'autrice molte censure tra blog e libri e problemi personali, salta all'occhio e diventa il sintomo di una società dove sembrano essere saltati tutti i punti di riferimento.
Temi pesanti, ma resta la componente d'evasione come restano i riferimenti cinematografici con l'omaggio a David Lynch. E, ancora, la letteratura in una scrittura che sta riscuotendo apprezzamenti dai lettori.
Da sottolineare la presenza di quadri espositi, opere di Massimo Morandi, Daniela Paradiso, Bruno Varini. Bello quando la narrativa incontra altre forme artistiche.
Un grazie a Luigi Golinelli, poeta dell'essenziale, che ha scattato le foto e ad altri amici che danno sostegno: Sandro Pulinelli, lettore appassionato e attento, Francesco del gruppo dei Biedermeier (bravissimi). E un grazie all'Associazione culturale "Amici del Libro", organizzatori di tanti eventi e presentazioni che invito a seguire.
"Trappola d'ardesia" vi aspetta nel nuovo anno. E sempre in libreria o sugli eStore! Se avete domande, potete scrivere a lapennasognante@gmail.com.
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