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domenica 2 maggio 2021
Il silenzio dei NEET, il lavoro che sprofonda, la resistenza (ignorata) dei precari, tra disinformazione e letture
Due dati: da febbraio 2020, si sono persi 900mila posti di lavoro. 2milioni e 116mila sono i NEET messi in silenzio (dati del 2018, analoghi a quelli del 2010). Due dati che fotografano un'Italia spezzata dal Covid, sì, ma su cui si passa oltre. La pancia grida e la testa tace. Ecco alcuni contributi per riflettere su un problema reale. Nel caso, l'ultima spiaggia sarà farsi raccomandare...
domenica 5 novembre 2017
Bella come una foglia d'autunno
Dopo un post fumantino e rievocativo, ti fermi. Rifletti sul fatto che a pochi piace la verità. Quella che fuma su un piatto d'argento. Quella raccolta in anni di esperienze e di precari. Di Neet ho sempre parlato e mi capiterà di parlare.
In questa giornata d'autunno, con la pioggia che batte contro il vetro, rammenti parole come fruste.
In questa giornata d'autunno, con la pioggia che batte contro il vetro, rammenti parole come fruste.
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martedì 18 luglio 2017
Il primato dei Neet: da Bunny81 a "Il maledetto residuo nel cuore", passando per "Magnitudo apparente", quei precari snobbati
"Ma non credi di stare esagerando?"
"Non credi di fare la vittima?"
Già, la colpa era mia, nel paese in cui il fallimento era ed è visto come un punto di non ritorno (salvo poi citare Steve Jobs, che di fallimenti ne ha fatti diversi, prima di arrivare al successo). Era colpa mia se ero precaria, e dovevo piantarla di sventolare la mia bandiera titolata. Che poi mi chiudessi in una stanza a lavorare a oltranza o che facessi quattro lavori per mantenermi, tra i sorrisi beati di chi mi sventolava la sua tredicesima sotto il naso, mentre io racimolavo soldini senza diritti... che poi io facessi da sola lo stesso lavoro (e discretamente) di chi, paraculato, veniva aiutato e poteva imparare, quelli erano dettagli... (anzi, sei una bugiarda).
Così, il coniglio procede, presto lo troverete pure nel mio prossimo romanzo. Dovete seguirlo, va avanti, no, ora va indietro. Presto che è tardi, l'Italia ha conquistato un triste primato: è, infatti, il primo paese in UE per Neet. Quelli dei romanzi scomodi. I sognatori imbe(ci)lli di Magnitudo apparente e de Il maledetto residuo nel cuore. Quei romanzi passati sotto silenzio, preceduti da quella imbe(ci)lle, Bunny81 che, un tempo, raccontava una situazione. E, ora, dieci anni dopo, la fotografia di Neet (per l'articolo, clicca qui), fenomeno allargatosi a macchia d'olio, ormai. Perché non bisogna parlare dei problemi, ma quando questi vengono riconosciuti, è troppo tardi. Perché?
"Non credi di fare la vittima?"
Già, la colpa era mia, nel paese in cui il fallimento era ed è visto come un punto di non ritorno (salvo poi citare Steve Jobs, che di fallimenti ne ha fatti diversi, prima di arrivare al successo). Era colpa mia se ero precaria, e dovevo piantarla di sventolare la mia bandiera titolata. Che poi mi chiudessi in una stanza a lavorare a oltranza o che facessi quattro lavori per mantenermi, tra i sorrisi beati di chi mi sventolava la sua tredicesima sotto il naso, mentre io racimolavo soldini senza diritti... che poi io facessi da sola lo stesso lavoro (e discretamente) di chi, paraculato, veniva aiutato e poteva imparare, quelli erano dettagli... (anzi, sei una bugiarda).
Così, il coniglio procede, presto lo troverete pure nel mio prossimo romanzo. Dovete seguirlo, va avanti, no, ora va indietro. Presto che è tardi, l'Italia ha conquistato un triste primato: è, infatti, il primo paese in UE per Neet. Quelli dei romanzi scomodi. I sognatori imbe(ci)lli di Magnitudo apparente e de Il maledetto residuo nel cuore. Quei romanzi passati sotto silenzio, preceduti da quella imbe(ci)lle, Bunny81 che, un tempo, raccontava una situazione. E, ora, dieci anni dopo, la fotografia di Neet (per l'articolo, clicca qui), fenomeno allargatosi a macchia d'olio, ormai. Perché non bisogna parlare dei problemi, ma quando questi vengono riconosciuti, è troppo tardi. Perché?
domenica 5 febbraio 2017
Gocce di pioggia su un ponte sospeso
E' una giornata di pioggia.
Cade come i pensieri in una notte insonne.
Cade tra le pagine voltate in una notte studio.
L'ultimo mese è stato caratterizzato, oltre che dal lavoro, dallo studio e dalla stesura del nuovo progetto narrativo.
Cade come i pensieri in una notte insonne.
Cade tra le pagine voltate in una notte studio.
L'ultimo mese è stato caratterizzato, oltre che dal lavoro, dallo studio e dalla stesura del nuovo progetto narrativo.
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