Mi lascio cadere sul tappeto della verità di una stella senza cielo.
Chi era quella piccola donna, voce tremula che parlava di sé a Sandy-Dj?
Buchi neri tra Castore e Polluce.
No, non riesco. Non riesco a spiccare il volo.
No.
Io...
Io, tremula stella senza cielo.
Io, io, io... io che devo lasciare.
Io, lacrima umana che si brucerà nell'ultimo volo siderale. Per ora resto senza cielo. Come la piccola donna d'etere che fu.
Io, quella stella puerpera di una luce che non riesce a uscire se non in un gioco di nervi.
Scatti ai nervi... come in quella canzone.
Luce. Bagliore.
E la Piccola Stella senza Cielo appesa a un filo esile. Il filo di una pesca fatale. Il filo che pesa e che non deve più pesare.
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