sabato 25 giugno 2016

Digressioni su altre gravità e paure dal 25 giugno 2009

"Dammi un attimo""Un attimo per cosa?"
"Per realizzare. Ho la tachicardia."
"Ma è quello che volevi no?"


Quello che volevo?
"Mi serve un bagno."
"Ma ci sei appena stata" Lubiana si ferma per un attimo "E va bene. Dritto e poi a destra."
Mi chiudo nella stanza. A chiave. Doppia mandata.
Abbasso il coperchio del water e mi siedo, le mani intrecciate sul grembo. Le torco mentre allargo l'obiettivo della mia mente verso il momento in cui tutto è iniziato.
25 Giugno 2009.
Gone too soon.
L'annuncio arrivato mentre pensavo di fare la fiancata a un'auto simile a quella di Simone. Quella morte inattesa, la ricerca compulsiva di notizie inevitabili, su una home tappezzata di messaggi di cordoglio.
Da una morte era ricominciata la mia corsa verso un obiettivo.
Non potevo però lasciarmi alle spalle quella che ero stata. La ragazzina che camminava sulla luna, tra le ovazioni dei compagni di classe.
Lubiana mi aveva detto di non mollare, ma io, al solito, non l'avevo ascoltata.
Di cosa avevo paura? E perché? Perché quel blocco irrazionale che mi faceva abbassare lo sguardo a ogni attenzione? Perché il senso di umiltà agisce su di me come uno schiacciasassi?
Dentro sono rutilante. Fuori una maschera obbligata a silenzi prolungati.
Potevo sempre fare meglio ma poi sbagliavo al pensiero dell'errore.
Ma io non  sono mai stata quello che facevo vedere.
Ballo ancora sulla luna ma dalla luna devo staccarmi per tornare alla Terra, a me stessa.
"Elena, tutto bene?"
"Sì, no, non so. Ti bastano le risposte?"
"Fammi capire. Sei in crisi."
"No stavo pensando a lui."
"A Michael."
"Già."
"Intanto che ci pensi, ripassa qualche coreografia."
"E se..." mi alzo e tiro la cordicella dello scarico "Niente."
"Ti aspettiamo nella Saletta Riunioni. Qui fuori trovi le indicazioni."
"Aspetta Lubiana."
"Sì?"
"C'è una cosa che voglio dirti." ho la lingua secca, quasi si attacca al palato "Ho paura."
"Non mi dire." Lubiana è sarcastica "Avevi paura quando eri in Metro?"
"No."
"E allora pensa alla metro. E pensa a Michael e che quello che fai è qualcosa che ti piace. E che l'uva è matura ed è da raccogliere. Non fare come la volpe."


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