"Sei brava. Studia danza, impegnati e diventerai brava. Più di me."
"Elena?"
Mi stacco lentamente dalla piccola, richiamata alla realtà da Lubiana.
A vedere l'orologio, mi prende un colpo. Sono quasi le tre e ancora mi sento addosso occhi e schermi.
Lubiana mi prende per mano e mi trascina fuori dal locale.
"Seguimi."
Le corro dietro, goffa e trafelata.
"Dove stiamo andando?"
Si ferma, io mi sbilancio verso di lei che mi ferma prendendomi per le spalle.
"Dobbiamo andare a Cologno." mi sospinge "Massimo mi ha mandato un sms. Vuole parlarci."
Mi rimetto in sesto mentre qualche passante mi indica.
"E di cosa?"
"Non ne ho la più pallida idea. So soltanto che è rimasto sbalordito quando ti ha visto in televisione."
Avanza sul marciapiede, verso la metro, io dietro, ancora più sbalordita.
Raggiungiamo il convoglio, appena arrivato, saliamo al volo e restiamo in piedi a elaborare i fatti del giorno.
A Cascina Gobba, cambiamo treno e in pochi minuti, arriviamo a Cologno.
Camminiamo sul lato di una strada molto trafficata. L'odore dello smog mi arriva alle narici, muovendo una serie di starnuti.
"Tutto bene?"
"Sì, tranquilla. Questo smog mi uccide."
"Siamo quasi arrivate."
Percorriamo un'ampia carreggiata a due corsie e arriviamo davanti a un albergo.
"Che significa?"
"Non farmi domande."
"Mica sarà una cosa... sai di quelle tipo, io, te e Max."
Lubiana si blocca davanti alla porta, seria. Poi esplode in una risata atomica, una di quelle che fa piangere.
"No, questa poi..."
Ride, tenendosi la pancia, finché non si calma. Mi guarda, mantenendo un sorriso divertito.
"Che sciocchina. In questo albergo si stanno tenendo dei provini."
Io mollo un sospiro di sollievo.
"Ah, ok, allora devi fare un provino."
La porta si apre, Massimo ci accoglie con un sorriso mai visto. Ammorbidisce il cipiglio e persino la mascella alla Ridge Forrester sembra meno squadrata.
"Elena, ti stavo aspettando."
"Ma veramente, per quella cosa del marketing, io..."
Mi interrompe.
"No, è per uno spettacolo. Non possiamo farci scappare la Ragazza della Metro Accanto."
"Quindi devo fare un provino?"
Massimo si rivolge a Lubiana, tra il perplesso e il divertito.
"Non le hai detto nulla?"
"Che cosa dovrei sapere?"
Lubiana incrocia le braccia al petto.
"Elena, nessun provino. Sei già arruolata. E se sei d'accordo ci mettiamo sotto con le prove."
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