"Mi piove addosso il buio. Non so dove sono, non ho voglia di cercare il cartello che potrebbe darmi l'indicazione che non voglio conoscere.
Ho solo una certezza, forse l'unica compiuta di questo marasma. Faccio parte di una Generazione Perduta. Quella Generazione che vede il futuro avvolto in una nuvola. Quella Generazione che è messa a tacere, che quando cerca di reagire, protestare, viene subito offuscata da randelli distraenti. Generazione che straccia cartellini e con loro i sogni che hanno accarezzato. Generazione che non cede a lingue in bocca e mani che promettono tocchi e carezze quando tu vuoi soltanto emergere con le tue forze. Senza compromessi che pensavi non ci fossero. E invece, sono la regola cardine del mondo sognato e smentito...
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sabato 18 febbraio 2023
lunedì 12 aprile 2021
Il maledetto residuo nel cuore di Roberta De Tomi: online la versione digitale
L'edizione digitale è uscita in lieve anticipo: oggi raccontiamo questo "piccolo evento". Nessuna apocalisse, solo una storia prevalentemente al femminile (ma destinata a un pubblico di ogni genere), sui problemi di oggi (precariato etc), dove l'amore ha un ruolo centrale. Come? Ce lo narrano Elena, Lubiana, Angela e Melissa&CO.
Il 30 aprile sarà disponibile il cartaceo con un bonus.
Conosci alcuni personaggi: clicca qui
Il 30 aprile sarà disponibile il cartaceo con un bonus.
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martedì 23 ottobre 2018
Quando la creatività fa bene: resoconto del primo convegno del Dipartimento di Arte e Spettacolo dell'Università Popolare Maitri
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Da sinistra: Gaia Chon, Ivana Cecoli, Jonathan Mastellari, Roberta De Tomi e Atena Di Battsista |
Se dovessi rispondere alle ultime due domande, sicuramente mi verrebbe da dire che la questione è quella del feeling. A ognuno, la sua o le sue, senza distinzioni di sorta o gerarchie precostituite. Ergo: mi appassiona quell'arte (o mi appassionano più arti), la (le) provo, la (le) vivo e quindi, mi fa (fanno) bene. Dunque questa risposta dipende dalle precedenti; diventa un “Sì” alla luce degli interventi che si sono succeduti durante il convegno “Le Arti del Benessere”.
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sabato 24 settembre 2016
Parole a passo di Beat
"Elena, sei pronta?"
Massimo alza la testa dagli sghiribizzi che continua a tracciare su un foglio.
"Che cosa proponi?"
Nervi tesi, muscoli guizzanti, sguardi intersecanti.
Sono passati cinque minuti ma è come se fossero passati secoli. E in quei secoli si sono proiettati i fotogrammi del mio passato. Sbronze, baci, passi insegnata alla Preside, la punizione summa per chi cerca ritmo e trova opposti capricci spolverati di gesso e pignoleria.
Al termine dei secoli, le parole arrivano.
"Parole a passo di Beat."
Massimo alza la testa dagli sghiribizzi che continua a tracciare su un foglio.
"Che cosa proponi?"
Nervi tesi, muscoli guizzanti, sguardi intersecanti.
Sono passati cinque minuti ma è come se fossero passati secoli. E in quei secoli si sono proiettati i fotogrammi del mio passato. Sbronze, baci, passi insegnata alla Preside, la punizione summa per chi cerca ritmo e trova opposti capricci spolverati di gesso e pignoleria.
Al termine dei secoli, le parole arrivano.
"Parole a passo di Beat."
giovedì 21 luglio 2016
Copioni e altre magie
Tutto ebbe inizio da una sera... no, non voglio essere banale, il caro vecchio incipit sulla tempestosità mi riguarda soltanto se si tratta del cuore.
Il mio cuore è in tempesta e i miei pensieri sono la sabbia scagliata a tutta velocità da un vento imbufalito.
Sembrano passati secoli, in realtà sono passati pochi anni da quegli sproloqui dettati dall'irragionevolezza dell'amore.
"Fammi vedere quello che sai fare."
Il mio cuore è in tempesta e i miei pensieri sono la sabbia scagliata a tutta velocità da un vento imbufalito.
Sembrano passati secoli, in realtà sono passati pochi anni da quegli sproloqui dettati dall'irragionevolezza dell'amore.
"Fammi vedere quello che sai fare."
domenica 19 giugno 2016
The Fame is coming - Verso il successo
"Sei brava. Studia danza, impegnati e diventerai brava. Più di me."
"Elena?"
Mi stacco lentamente dalla piccola, richiamata alla realtà da Lubiana.
A vedere l'orologio, mi prende un colpo. Sono quasi le tre e ancora mi sento addosso occhi e schermi.
giovedì 2 giugno 2016
Applausi da YouTube
Un flash tira l'altro, dicono. E io non so più dove sono.
Ho volato per troppo tempo e ora sono una statua in posizione plastica.
Le persone mi puntano degli schermi, alcuni applaudono, altri risolvono tutto con un Brava che mi arriva addosso come una sorpresa inattesa.
Qualcuno mi prende per la manica e mi trascina via, verso l'ascensore, dal buio alla luce.
Ho volato per troppo tempo e ora sono una statua in posizione plastica.
Le persone mi puntano degli schermi, alcuni applaudono, altri risolvono tutto con un Brava che mi arriva addosso come una sorpresa inattesa.
Qualcuno mi prende per la manica e mi trascina via, verso l'ascensore, dal buio alla luce.
mercoledì 18 maggio 2016
Tacco-punta-punta-tacco
Un altro convoglio passa, sollevando una consistente massa d'aria. Mi lascia tra i capelli un'impronta di gelo, come la pressione di uno schiaffo sulla pelle.
Un altro schiaffo, anche se Lubiana non ha aggiunto altro.
Lei è immobile davanti a me. Splende come la diva photoshoppata di un poster patinato. Io invece sono la Cenerentola dei Noantri, la stella scialba risucchiata continuamente dai buchi neri della disistima.
Un altro schiaffo, anche se Lubiana non ha aggiunto altro.
Lei è immobile davanti a me. Splende come la diva photoshoppata di un poster patinato. Io invece sono la Cenerentola dei Noantri, la stella scialba risucchiata continuamente dai buchi neri della disistima.
domenica 17 gennaio 2016
Dance, dance, dance nel Degree Lean
Non voglio saperlo. Non mi importa.
Non muovo le labbra, mi alzo solo in piedi. Prendo per un braccio Lubiana, imponendole il silenzio, e la trascino verso la parte di pavimento priva di tappeti. La sua casa è piena di tappeti. E so per quale ragione.
Mi tolgo le scarpe, la mia amica mi imita. Giovanni ci guarda, divertito. Sa cosa sta per accadere. La sospensione dell'incredulità è massima. Ora però va abbattuta.
Tre, due, uno.
Non muovo le labbra, mi alzo solo in piedi. Prendo per un braccio Lubiana, imponendole il silenzio, e la trascino verso la parte di pavimento priva di tappeti. La sua casa è piena di tappeti. E so per quale ragione.
Mi tolgo le scarpe, la mia amica mi imita. Giovanni ci guarda, divertito. Sa cosa sta per accadere. La sospensione dell'incredulità è massima. Ora però va abbattuta.
Tre, due, uno.
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sabato 7 novembre 2015
Silenzio. Si balla. Di nuovo (Far from over)
I mie passi sulla pavimentazione. Di legno, come sento ora la mia pelle, tesa dall'emozione.
Guardo verso le quinte. No, non c'è l'efebico stronzo ma la coreografia con la faccia arrostita dalle lampade e il fisico tonico che la fa sembrare una trentenne. Quella che ha fatto i provini a Lubiana, come ho letto.
Ma la Madame ex Regina dei balletti via etere di anni ne ha 45. Per i maligni 50. Amanda Lear docet, la fissa della gioventù perenne ancora di più.
"Sei pronta?"
Sì. Con la testa perché anche la lingua è di legno.
Preme un pulsante nascosto dietro la quinta laterale. Attacco fulminante di note. Pausa. Attacco. Far from over. La so. So ballarla.
Guardo verso le quinte. No, non c'è l'efebico stronzo ma la coreografia con la faccia arrostita dalle lampade e il fisico tonico che la fa sembrare una trentenne. Quella che ha fatto i provini a Lubiana, come ho letto.
Ma la Madame ex Regina dei balletti via etere di anni ne ha 45. Per i maligni 50. Amanda Lear docet, la fissa della gioventù perenne ancora di più.
"Sei pronta?"
Sì. Con la testa perché anche la lingua è di legno.
Preme un pulsante nascosto dietro la quinta laterale. Attacco fulminante di note. Pausa. Attacco. Far from over. La so. So ballarla.
venerdì 30 ottobre 2015
Una seconda audizione?
Non so che cos'è l'amore. Non ne so dare una definizione. Sempre che una definizione di amore esista.
Sono seduta e mi abbraccio le gambe, la fronte posata contro le ginocchia.
Lo stomaco mi brucia. No, le farfalle non sono morte, ma io sono morta.
Sono seduta e mi abbraccio le gambe, la fronte posata contro le ginocchia.
Lo stomaco mi brucia. No, le farfalle non sono morte, ma io sono morta.
mercoledì 21 ottobre 2015
L'audizione - Parte seconda - Like a Bird
Non ho paura. Sono sul palco e mi sento libera, come un uccello in fuga dalla gabbia.
Sparisco tra la folla, mentre alla piroetta segue una sequenza di movimenti liberi in cui occorre mostrare la propria creatività.
Un salto, un calcio (kick), un movimento circolare del bacino, prima in senso orario, poi in quello antiorario. Gamba piegata in avanti, movimento di testa che scandisce il ritmo di I'm a slave for You.
Io sono sciolta, altro che neve al sole. Mi proietto in avanti, salto, giro su me stessa, fino a quando uno Stop non si eleva dalla metà della platea. Io mi fermo insieme agli altri.
La ragazza vicino a me si sbilancia e così quella della fila davanti.
Ahia, penso, queste le scartano.
Sparisco tra la folla, mentre alla piroetta segue una sequenza di movimenti liberi in cui occorre mostrare la propria creatività.
Un salto, un calcio (kick), un movimento circolare del bacino, prima in senso orario, poi in quello antiorario. Gamba piegata in avanti, movimento di testa che scandisce il ritmo di I'm a slave for You.
Io sono sciolta, altro che neve al sole. Mi proietto in avanti, salto, giro su me stessa, fino a quando uno Stop non si eleva dalla metà della platea. Io mi fermo insieme agli altri.
La ragazza vicino a me si sbilancia e così quella della fila davanti.
Ahia, penso, queste le scartano.
sabato 3 ottobre 2015
La Marketing Manager va in aspettativa - Sogni che ritornano
"Era ora che ti decidessi." fa mio padre, alzando il bicchiere con il bianchetto.
Io sorrido, notando nella sua affermazione riferimenti svelati da mia madre.
"Era ora. Io alla tua età..."
Ecco, ci risiamo: bla bla bla... il solito carro armato in azione. Si disattiva soltanto quando me la trovo in camera con gli occhi lucidi e la spalla alzata a voler significare che lei non piange mai. Fuori. Dentro è in alta marea.
Prendo in braccio Ruggine, che ronfa beato.
"Tranquilla, vi manderò le cartoline da Londra."
Resta immobile, sorpresa.
Io sorrido, notando nella sua affermazione riferimenti svelati da mia madre.
"Era ora. Io alla tua età..."
Ecco, ci risiamo: bla bla bla... il solito carro armato in azione. Si disattiva soltanto quando me la trovo in camera con gli occhi lucidi e la spalla alzata a voler significare che lei non piange mai. Fuori. Dentro è in alta marea.
Prendo in braccio Ruggine, che ronfa beato.
"Tranquilla, vi manderò le cartoline da Londra."
Resta immobile, sorpresa.
giovedì 1 ottobre 2015
Stella cadente - Intermezzo
E 1,2,3,4.
E 1,2,3,4.
I miei piedi si staccano da terra mentre ruoto su me stessa. Mi elevo verso l'alto, verso il cielo che mi richiama a sé con la sua irresistibile forza di attrazione.
Arabesque.
Mi tendo verso quel cielo svestito del suo satellite, dei colori del giorno in cui le mie speranze si sono estinte.
Avevo un sogno. Ora non più.
Sono una stella caduta. Mi vesto di organza, indosso le scarpette con le punte rotte che ho appeso nell'armadio.
Sono un stella caduta.
Brillo di luce riflessa e seguo il ritmo scandito dal passato in cui sto rientrando. Il passato che affronto, mentre penso a Diamante, la ballerina mascherata.
E il resto diventa cielo.
E 1,2,3,4.
I miei piedi si staccano da terra mentre ruoto su me stessa. Mi elevo verso l'alto, verso il cielo che mi richiama a sé con la sua irresistibile forza di attrazione.
Arabesque.
Mi tendo verso quel cielo svestito del suo satellite, dei colori del giorno in cui le mie speranze si sono estinte.
Avevo un sogno. Ora non più.
Sono una stella caduta. Mi vesto di organza, indosso le scarpette con le punte rotte che ho appeso nell'armadio.
Sono un stella caduta.
Brillo di luce riflessa e seguo il ritmo scandito dal passato in cui sto rientrando. Il passato che affronto, mentre penso a Diamante, la ballerina mascherata.
E il resto diventa cielo.
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