venerdì 15 maggio 2020

RECENSIONE - "Cosa mi lasci di te" di Jeremy Camp: "la paura è nemica dell'amore"

Il romanzo atubiografico
della star del rock
cristiano, Jeremi Camp
La fede: un punto di riferimento che consente a Jeremy Camp, star del rock cristiano contemporaneo, di affrontare la vita, costruendo giorno dopo giorno la consapevolezza di sé. Il vero successo sta infatti nel saper guardare dentro se stessi con il coraggio di chi non vuole lasciarsi vivere ma vuole vivere con un obiettivo. Per Jeremy l'obiettivo è aiutare gli altri, diffondendo il messaggio cristiano con la devozione che pervade la sua storia. Ecco la recensione del romanzo autobiografico "Cosa mi lasci di te" di Jeremy Camp (Fabbri Editori).

Una storia molto toccante e vera
Jeremy Camp è una stella di prima grandezza del Christian rock. La sua carriera ventennale è costellata di successi e di riconoscimenti, ma si sa che la fama ha i suo lati dolenti, a partire dagli inizi della carriera nel complicato mondo della discografia. "Cosa mi lasci di te" (Fabbri Editori) è il romanzo autobiografico di Camp: la narrazione di un vissuto di cui scopriamo i retroscena più sofferti. Sono proprio questi eventi a forgiare il carattere del giovane Jeremy, tra cadute, epifanie non sempre improvvise, crisi e gli appigli forniti dalla fede e dalle persone che sanno indicargli la retta via.

"Cosa mi lasci di te": la trama
Il libro s'incentra sulla vita della star del Christian rock Jeremy Camp, con particolare riferimento al primo e grande amore, Melissa, in seguito diventata sua moglie. La vita rivela il suo lato più crudele proprio con la giovane donna, strappata al marito da un terribile male. Per Jeremy, alle prese con la costruzione della sua identità umana, artistica e professionale, l'evento sarà fondamentale nell'ottica della costruzione della consapevolezza di sé. 
Dal libro è tratto l'omonimo film in trasmissione su Amazon Prime Video. Protagonisti del film sono i celebri KJ Apa e Britt Robertson, amati dai teenager di tutto il mondo per le rispettive parti in serie tv come "Riverdale" e "The Secret Circle".

La recensione
Fin dalle prime righe ci troviamo catapultati nel contesto degli Stati Uniti che corrisponde soltanto in parte alle immagini divulgate dal cinema e dalla serialità televisiva. Qui non troviamo le spiagge californiane o i fastosi grattacieli di New York; non sono nemmeno gli USA dei film dedicati al mito del successo, almeno non nello spirito. Nel romanzo autobiografico di Jeremy Camp scopriamo persone normali, alle prese con le difficoltà della vita quotidiana; persone che fanno dell'arrangiarsi un'arte, mostrandosi flessibili e propensi al cambiamento e al sacrificio. Mi riferisco alla famiglia Camp e al percorso di avvicinamento alla fede che vede primi protagonisti i genitori di Jeremy. Per loro la fede è il punto di riferimento, insieme alla famiglia.

Nella sua narrazione Jeremy, pone in evidenza l'importanza della famiglia, evitando la vuota retorica tipica del tema. C'è una sincerità profonda nel narrare dei legami più intimi, accompagnati da un grande senso di responsabilità nei confronti dei famigliari e di se stesso. Quello che colpisce fin dall'inizio del giovane protagonista, è la grande capacità introspettiva, il pensiero che cerca la luce facendo appello alle Sacre Scritture.

Il libro è disseminato di citazioni che diventano preziosi spunti di riflessione per Jeremy. La morte di Melissa è l'incidente scatenante nella vita del protagonista che ha sempre imbracciato la chitarra con la passione dell'artista senza grilli per la testa. E sempre senza grilli per la testa, lo vediamo intraprendere la carriera musicale, senza cedere agli eccessi tipici dell'ambiente; al contrario, Jeremy cerca sempre di mantenersi saldo sui propri valori, affrontando le crisi con il coraggio di chi sa guardarsi dentro senza ipocrisie. E così, l'artista arriva al successo. Il tutto, senza far respirare quell'aria di competizione che di solito troviamo nelle storie dei giovani in cerca di successo.

Uno degli album del cantautore, uscito nel
2015
Quello che colpisce del romanzo è la naturalezza del raccontato. Senza appesantire lo scritto con riferimenti alla cronologia, la voce narrante scorre fluida, a volte compiendo digressioni utili a dare informazioni o a esprimere determinati stati d'animo. Nella vicenda di Jeremy troviamo l'uomo che si confessa manifestando dubbi e fragilità, ma anche il desiderio di trovare una soluzione al problema, andando la radice. La biografia di Camp si avvicina alle dinamiche del romanzo di formazione, rappresentando anche un bell'arco di trasformazione del protagonista.

Jeremy è un uomo che si racconta con grande onestà intellettuale. L'artista che è in lui emerge, ma non scalpita; sembra rispondere a una vocazione, malgrado lui non abbia una formazione musicale classica. Il talento è una guida preziosa, insieme all'attitudine al lavoro e alla disciplina. Camp non ha paura di combattere per quello in cui crede; del resto la paura, come scrive, è nemica dell'amore e la sua vocazione prima di tutto è l'amore.

Camp è anche un uomo che ama una donna, Melissa. La loro coppia, tra mille vicissitudini, cresce nelle difficoltà, fino alla fine. C'è qualcosa di puro in questo amore; si tratta di un candore che cogliamo nella visione dell'uomo che anche affettivamente dovrà prendere delle decisioni. Ma forse è davvero l'amore il motore del mondo che vince sempre, anche quando tutto sempre perduto. Ma attenzione, nessuna visione disneyana: questo amore non è la fiaba che cala dal cielo, ma quella che dobbiamo costruirci noi, ogni giorno.

Per concludere

"Cosa mi lasci di te" ci racconta la storia di un uomo, di un artista in cui tutti ci possiamo ritrovare. Con grande sincerità, il lettore viene reso partecipe del vissuto ricco di eventi, tra crisi e rivelazioni, nel quadro di una fede che diventa guida ma anche latrice di quesiti. Le citazioni bibliche, le canzoni dell'artista, ci arrivano dritte in testa e al cuore lasciandoci spunti di riflessione profonda. Il libro è una bella scoperta per il lettore italiano abituato a situazioni "made in America" più patinate ed edulcorate. Una bella storia da leggere, alla scoperta della vision di un artista che rivela le proprie fragilità e che nell'amore trova la propria missione, prima di ogni ambizione.

La locandina del film
L'autore: Jeremy Camp
Jeremy Camp è un musicista e cantante americano. Con i suoi  pezzi, numero uno delle classifiche radiofoniche statunitensi, tocca i cuori di milioni di persone che lo seguono e lo sostengono.  Ha all’attivo una nomination  ai Grammy, tre agli American Music Awards, quattro dischi d’oro e più  di cinque milioni di album venduti.

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Scheda tecnica del libro
Cosa mi lasci di te
di Jeremy Camp 
Genere: Autobiografico
Editore: Fabbri
 Pagine 320   
Cartaceo: € 18,00   
E-book € 9,99
Link sito editore: clicca qui   
 

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