Dalla quarta di copertina
Creatura e percorso sono le parole chiave che formano il termine zodiaco e che rimandano all'opportunità di dare vita a un'antologia fantastica dedicata alla narrazione dei segni zodiacali. I segni si animano fino a diventare idoli pagani, divinità sepolte, esseri primordiali il cui richiamo risuona negli antri più oscuri della mitologia e della leggenda. Oppure si fanno allegorie, rappresentazioni di un futuro che sostituisce il mito con il progresso e le sue nuove costellazioni simboliche. Le creature e i percorsi s'intrecciano, danno vita ad antiche e nuove configurazioni. Si muovono sulle strade impervie della scienza e della spiritualità. Rappresentano mostri che vagano alla ricerca della propria origine perduta o entità che, da sempre, aspirano a un'intima fusione con l'uomo sempre in lotta con la propria istintualità più profonda. Se per alcuni autori il segno zodiacale diventa un pretesto per esplorare le zone più oscure della psiche umana, per altri esso diviene il ponte di collegamento tra l'uomo e la natura, laddove il concetto di bene e male sfumano per lasciare spazio al perturbante e all'irrazionale.
"Zodiaco - Antologia fantastica sullo zodiaco occidentale": i racconti
La raccolta si apre con il botto: "Di sangue e di fuoco" rappresenta un Ariete, potente e sanguinoso, raccontato con i tocchi orrorifici della splendida penna di Miriam Palombi. Il Toro de "L'inganno millenario" si cala in un contesto di fantascienza con scoperte al limite dello stucchevole, svelate con sapienza da Vito Introna, curatore della collana Scritture Aliene, che qui torna a un suo grande amore in veste di autore. Ne "L'altra faccia", i Gemelli diventano l'occasione per sviluppare il tema del doppio, un classico della narrativa che Giovanna Repetto rende perfettamente in una chiave psichica in cui il lettore rischia di perdersi, tra mille quesiti. Il Cancro di Alice Bassi, autrice de "L'immortalità del granchio", è un fascinoso e onirico perdersi tra le onde di un mare ignoto e i richiami letterari in cui il sogno rischia di tramutarsi in un incubo. Con il Leone di "Una scultura pericolosa", Vito Ricco ci sorprende con una creatura che ancora una volta si accende del fuoco del suo elemento, riservandoci molte sorprese, in un ottimo crescendo. Negli "Eterni ritorni", di Roberta De Tomi, il segno della Vergine è evocato dallo scardinamento delle abitudini del segno più puntiglioso e puntuale dello zodiaco, con un protagonista immerso in una situazione kafkiana.
"Un racconto fantasia in sette visioni", di Alberto Henriet, è un incanto crudo in cui sogno, realtà e mitologia si intrecciano senza soluzioni di continuità, perfetta narrazione per l'aria della Bilancia. "Ci incontreremo solo di notte", di Alessandro Del Gaudio, fonde abilmente il caso di un giallo al veleno a elementi fantastici da cui emergono tutte le caratteristiche dello Scorpione, tra amore e veleno. "Nemeton", di Andrea Gualchierotti, evoca con sapienza la potenza del Sagittario, un impeto che ci riporta all'antica Roma con relativi riferimenti storici e mitologici e una fuga mozzafiato. Le "Ninfe", di Dario Orilio, con la testa di capra evocante il Capricorno, è una vicenda intrisa di un erotismo ancestrale, in bilico tra peccato e pulsioni, carnale e spirituale. "Il richiamo delle stelle", di Francesco Nucera, narra con perizia l'estro che appartiene all' Acquario, raccontato non solo in senso fisico, immaginando una Milano alternativa eretta su una inquietante verità. "Voci d'acqua", di Caterina Mortillaro, è una malinconica suggestione che evoca i toni mesti de "La sirenetta" di Andersen, narrata con altrettanta delicatezza e fascinazione cosmica. Infine, l'Ofiuco visto dalla penna affilata di Giorgia Simoncelli nel suo "I figli dimenticati del cielo", chiude in maniera emblematica la raccolta, riportandoci a un cielo in cui si rispecchia una speranza di salvezza, proiettata al futuro, senza edulcorazioni.
A fare da corollario alle storie, le splendide illustrazioni di Marzio Mereggia. Nota di merito anche per la suggestiva copertina di Antonello Venditti.
Per concludere
Tredici racconti: lo zodiaco occidentale si completa nel caleidoscopio di immagini incastonate in un cielo di narrazioni capaci di brillare di luce propria. Ogni racconto lascia una traccia, una suggestione, ricollegandoci a quegli antichi le cui storie restano in noi, nel cielo nella Terra. Una lettura che apre a mondi fantastici. Il libro è disponibile in cartaceo e eBook.
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