mercoledì 6 aprile 2022

Recensione - "La coda della scorpione" di Maurizio Cometto: quando l'ora si fa più buia, la speranza è la luce, per il terzo capitolo della saga de "Il libro delle anime"

Continua il viaggio di Michele, mentre vicende parallele si susseguono, facendoci pervenire a scoperte e rivelazioni inattese. "La coda dello scorpione", terzo capitolo della serie "Il libro delle anime", edita da Delos Digital (Collana Odissea Fantasy) ci rivela quello che nei precedenti libri (vai alle segnalazioni, clicca qui) è stato presentato in forma di indizi sparsi. La penna di Maurizio Cometto si evolve in rapporto alla trama, rappresentando la conferma della sua abilità nel costruire un mondo articolato, rappresentato con chiarezza encomiabile.   


"La coda dello scorpione": la trama
Mentre Michele e l’Uomo Scintillante si addentrano oltre il settimo anello, alla Città delle Anime il Ministro tesse la sua trama di conquista e di potere. Nel frattempo Lucetta cerca di scoprire il mistero del Decadimento della Città e Riccardo Valloni a Vallascosa si chiede da dove provengano le voci di bambino che lo chiamano. Il Grande Sogno è minacciato e Michele dovrà affrontare la prova più ardua per salvarlo.

La recensione
"La coda dello scorpione" rappresenta il punto di non ritorno per chi legge, il momento in cui l'autore tira le fila della narrazione, arrivando a incastrare gli indizi disseminati abilmente nei precedenti libri, "L'aliante scomparso" (vai alla recensione, clicca qui) e "La citta delle anime" (vai alla recensione, clicca qui). In un intreccio di eventi in cui i diversi piani temporali convivono in maniera congrua, assistiamo al passaggio di Michele dall'età dell'infanzia a quella (diciamo così) della preadolescenza. Le prove che ha affrontato e che è chiamato ad affrontare ancora, sono cruciali, atti che preludono a una necessità di salvezza. E così, arriva anche l'ora più buia, quella in cui si giocano i destini delle anime. 

Il ruolo di Michele, già delineato come protagonista, acquisisce un'ulteriore importanza se lo leghiamo alla letteratura fantastica incentrata sui temi del ritorno e delle profezie. Fin dalle prime pagine della sua avventura, abbiamo intuito che Michele ha qualcosa di speciale, qualcosa che sboccia mano a mano che si procede nella lettura; ma è  il terzo libro quello determinante per la sua trasformazione, complice la figura dell'Uomo Scintillante. 

Accanto a Michele, Lucetta resta il secondo personaggio la cui importanza si svela gradualmente, con quella cecità che sembra contraddire il nome stesso. Il suo palesarsi si connette strettamente agli avvenimenti che ci trascinano in un'atmosfera apocalittica. 

Già nel secondo libro assistiamo a dei capovolgimenti di situazione, ma ne "La coda dello scorpione" tutto sembra scoppiare; c'è un flusso inarrestabile di energie che sembra volerci far precipitare nel baratro. Ma è anche vero che c'è una soglia da cui si intravede una luce. Qualcosa che riporta alle origini, in un certo senso, a una sorta di paradiso perduto. 

Il fantasy si carica di elementi che attingono alla filosofia, anche se in modo indiretto. Unità e molteplicità sono le stesse medaglie di un campo di battaglia in cui il Panta Rei sembra dettare la legge della necessità. La moltiplicazioni dei piani spazio-temporali non dà adito a dispersioni, tutto appare chiaro al lettore, malgrado l'apparente complessità del mondo creato da Maurizio Cometto. E fino alla fine, ci troviamo a vivere un viaggio adrenalinico.

La penna si adegua agli eventi, li racconta in modo più incalzante rispetto ai libri precedenti, in linea con l'accelerazione del ritmo che punta al climax. E qui vediamo la bravura dell'autore che sa adattarsi allo sviluppo, restituendo sempre ogni dettaglio con l'attenzione e la massima chiarezza che gli sono propri. La narrazione in terza persona ci apre su uno scenario notevole, da cui si dipanano i diversi punti di vista, ben orchestrati. La conferma, insomma, che Maurizio Cometto è una penna fantasy notevole e meritevole di essere annoverata tra altre penne nazionali illustri. Ora non resta che leggere il quarto capitolo della saga. Cosa accadrà? 

Per concludere
"La coda dello scorpione" è lo sviluppo coerente dei precedenti libri, da cui si distingue per un ritmo più incalzante, ad arrivare al climax e al finale. In questo terzo capitolo de "Il libro delle anime" componiamo il puzzle che ci svela eventi e personaggi rimasti fino a questo momento poco chiari. Maurizio Cometto merita, il mondo creato, organico e coerente, dotato di una sua cosmogonia, la penna attenta e versatile, lo dimostrano. Libro consigliato ai ragazzi ma anche agli adulti.    

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