Ci stiamo avvicinando alla ricorrenza del 25 Novembre, la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. La violenza è qualcosa che si attacca alla pelle e all'anima, spesso provocando ferite che nessuno vede, ma ci sono. Ferite che svuotano le persone, trasformandole in mostri (apparentemente) incapaci di amare. "Fog" (self) non ha protagoniste femminili, ma uomini con trascorsi che definire terribili è un eufemismo. Daniela Ruggero ha toccato dei temi scottanti in un dark romance ad alta tensione che si legge in un fiato.
"Fog": la trama
Raul Campbell è il Re nero di Detroit, erede di una vera e propria impresa criminale che ne garantisce ogni agio; Ryan Miller il diavolo della 8-Mile, dagli umili natali. L'incontro tra i due uomini sarà fatale.
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La recensione
Raccontare la violenza è sempre un'impresa difficile; ma quando si svelano retroscena scabrosi, aneddoti che vanno oltre alcune soglie, la scrittura richiede il coraggio di uscire dai binari dell'ovvio e delle cosuetudini per non urtare la sensibilità dei lettori. Daniela Ruggero ha raccontato delle vicende che arrivano come pugni allo stomaco, ma mantenendo una delicatezza di fondo. Una penna più ardita e "letteraria" non avrebbe lesinato nella resa di dettagli hard, determinando l'impossibilità di ogni redenzione. Qui, però, siamo nell'orbita romance (pur se dark) non parliamo di "Altri libertini" di Tondelli, e una corda viene lanciata, dando una possibilità di uscire dall'inferno. Cosa accadrà?
Ryan l'inferno lo porta dentro. Lui è il diavolo della 8 Mile, cresciuto nella povertà; da ragazzino ha dimenticato presto l'innocenza e da giovane uomo non ha mai avuto un vero amore. Raul è un re che gode delle sue ricchezze, guadagnate con affari criminosi, e tende a possedere le persone. Anche per lui, l'amore ha le sue particolari sfumature. L'incontro tra i due sarà come un fulmine a ciel sereno. Da lì s'innesca un meccanismo fatto di avvicinamenti e fughe nel quadro di giochi di potere, omicidi e intrighi.
Nella resa delle dinamiche passionali e amorose, Daniela ci riporta ai moti dell'animo. Come emerge in "Nectunia", le motivazioni e le dinamiche dei personaggi sono ben delineate, complice la sensibilità dell'autrice; autrice che dà all'amore una funzione salvifica, senza mai trasformare questo sentimento nella panacea contro i mali, ma in un campo di contrasti e, insieme, di consapevolezze. L'amore salva, sì, ma non lo fa con il solo tocco di una sguardo. L'amore diventa il motore che attiva un cambiamento importante nei protagonisti. E nell'arco di trasformazione dei protagonisti questo cambiamento è lampante.
Il contesto e la costruzione della trama sono buoni, anche se il colpo di scena finale lascia qualche perplessità, rispetto ad alcune figure che avrebbero dovuto essere anticipate da alcune semine precedenti. Inoltre la gestione del tempo narrativo risulta un po' tirarata e poco chiara; ad esempio è poco credibile che in pochissimi mesi si possano attuare alcune trasformazioni su persone che hanno vissuto in una determinata situazione (non dico nulla per non spoilerare). Malgrado questa nota, la trama è delineata e chiara.
Quello che ho apprezzato è il coraggio di parlare della violenza, declinata al maschile, evitando i soliti slogan ritriti. Daniela racconta cose che accadono anche nella realtà; lontano da scenari zuccherosi, mostrando sia il degrado, sia il fango nascosto dietro all'opulenza e alle griffe.
Daniela, penna pulita e sensibile, non lascia nulla al caso: la scelta di 8-Mile non è casuale (vedi l'omonimo film con protagonista Eminem), la cura nella resa dei dettagli, l'uso di espressioni che stemperano la durezza di un ambiente e di situazioni di cui percepiamo il mood sono alcuni aspetti che saltano all'occhio.
Per concludere
"Fog" (titolo perfetto) è un dark romance che si legge in un fiato, nel quadro di traffici criminali, intrighi, passioni torbide che aprono su scenari di violenza, questa volta declinata al maschile.
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Bellissima Recensione, in stesura l'ultimo romanzo che chiude la storia .
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