venerdì 30 dicembre 2022

"Il male dentro" di Caterina Franciosi, una maledizione che "scava dentro"

Ci sono scelte del passato che ricadono su chi non ha colpa: accade a Edgar. Strani fenomeni si verificano, mettendo in crisi le sue proprietà e attività. La verità metterà il protagonista di fronte a qualcosa che si è trasmesso per volontà che trascendono gli individui. E il legame di sangue può essere il veicolo di eventi terribili. Ecco la recensione del racconto lungo "Il male dentro" (Delos Digital, collana Innsmouth) di Caterina Franciosi.


"Il male dentro": la trama
Edgar Hughes langue a letto, non riesce a muoversi: un male interiore lo sta consumando. Non si tratta di un dolore fisico, quanto dell’anima. Mentre invoca la misericordia divina, ripercorre gli eventi che lo hanno portato fino a quel punto. Sottovalutare il reale stadio del suo male significa far rinascere inconsapevolmente il caos primordiale su questa terra.

La recensione
Il male è qualcosa che si nasconde per poi manifestarsi come una febbre che brucia e dilania. Dentro è un luogo di protezione e segreti, con l'impressione che i peccati debbano stare nascosti; in alternativa si manifestano come la conseguenza di azioni ignorate e di cui non si è informati perché frutto di scelte altrui. E così Edgar si trova catapulato, come l'Alice di Carroll (per le influenze carrolliane, leggi qui) in un mondo diverso da quello che ha sempre conosciuto. 

Gradualmente si mette a fuoco uno scenario che non è solo il frutto di una visione; è qualcosa di ben peggiore, legato al passato che si palesa sconvolgendo ogni certezza. L'antefatto e la ricerca di qualcosa che ci porta sulle soglie di un Faust accecato dall'avidità. 

La vicenda ci porta ad atmosfere di pellicole quali "La mummia" e ad autori quali Lovecraft e soprattutto Poe, con un senso di straniamento potente tanto quanto l'orrore di cui sono portatori. La narrazione dell'incredibile si traduce nel suo opposto, complice una penna visiva e visionaria. 

Per Caterina Franciosi un'altra prova riuscita, anche se si tratta di una storia già molto sentita. Tuttavia l'autrice rinnova trama ed elementi trasportandoci nel cuore del mistero senza risultare scontata. Ottimo ritmo.

Per concludere
Una storia spaventosa resa in modo credibile e avvincente, grazie all'ottima gestione del ritmo. Non originale ma ben scritto. Un bell'omaggio a precedenti, da leggere se amate qualche brivido. Caterina mostra di trovarsi a suo agio in diversi generi.   


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