mercoledì 18 settembre 2024

Esercizio di scrittura creativa numero 3: Un nuovo inizio

Terzo esercizio. Dopo aver scritto il nostro testo, ecco che lo riscriviamo, partendo da un nuovo inizio. Come? Ve lo spiego!


Il testo dell'esercizio numero 2
La lettiera è pronta ma io non lo sono e tra un miao e un bao cerco di dire ciao alle mie paure. Mi avvicino al termosifone per scaldarmi, è spento e allora giro per la stanza, fino a che non raggiungo i giornali impilati sul tavolo. Vicino, le parola crociate, potrei mettermi a farle, ma forse è solo un modo per annoiarmi di più. E poi io non capisco i rebus, non voglio pensare, ragionare perché sono triste in quella casa grande, appena mollata da tutti. Cerco il telefono e infilo le cuffie per isolarmi, ma intanto sono già isolata, non esco da un mese, tanta pioggia dentro e fuori e poi sono sciocchi quelli che dicono che il sole è dentro di noi. Salutami il meteo, ora sposto la sedia e faccio qualche gioco, ma poi dico basta

Un nuovo inizio
Prendete un libro o un giornale e apritelo a caso. Riportate la prima frase che vedete in modo che apra il vostro testo. 
Io prendo una frase da "L'angelo caduto di Feerilandia", per leggere il brano clicca qui

"Avrebbe voluto aprire le ali per volare lontano, sopra le nuvole sfilacciate dalle correnti."

E ora?

Da questa frase, riprendete le parole chiave e riscrivete il testo.  Non importa che sia una storia strutturata, per ora, lasciatevi andare.

"Avrebbe voluto aprire le ali per volare lontano, sopra le nuvole sfilacciate dalle correnti."
I suoi occhi la guardano, severi. Lei non è contenta. Vorrebbe scappare, volare via, ma è ancorata a quella casa; la loro casa, la abitano insieme, ne conoscono ogni angolo intimo, ogni granello di polvere nascosto e mai rimosso.
"La pianti di guardare il telefono?"
"Il termosifone!" sbotta lei.
"Cosa?"
Cerca una scusa per distrarlo, ma i suoi occhi la inchiodano ancora. Bastano quelli, Joseph è un mago e non solo delle parole crociate
"Basta!" grida lei.
Non è il basta che le basta, anche perché è prigioniera. Ha le manette, sono invisibili, non le vuole togliere e poi lui scrive per i giornali, può fare tutto e lei niente e la vita non si risolve in un miao
"Pulisci la lettiera."
Giusto, è una donna, deve pulire, anche la scoscienza e gli atti impuri. 
Joseph le lancia le cuffie
"Vai vai, alzati dalla sedia e cammina Lazzara, intanto non mi leggi nel pensiero. Il mago sono io." 

Considerazioni
Che cosa è risultato? Che cosa è cambiato?
La mia non è una storia con una trama, ma potrebbe essere un incipit...

Scrivetemi!

Scrivetemi se vi va: lapennasognante@gmail.com. 

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