sabato 21 novembre 2015

E tu, che cosa vuoi?

"Elena?"
No, non mi bloccano le sue mani, Mi blocca il suo tono. Perentorio, quasi autoritario.
Dietro le lenti, si sospende l'interrogativo. Scendiamo lentamente le scale.


Una coppia ci passa accanto lasciandoci il dono di un mix di profumi speziati, sostituiti dall'odore del sigaro di un anziano rattrappito.
"Tu che cosa vuoi?"
Mi fermo sull'ultimo gradino. Giovanni ha invece raggiunto il marciapiede.
"Io vado avanti, raggiungimi quando hai la risposta."
Procede, mentre mi passano accanto persone che percepisco come entità evanescenti.
Giovanni si allontana, la luna spunta da un cerchio di nuvole fatiscenti. E' piena, luminosa.
Sprigiona energia che si trasmette a me, alle mie gambe scattanti.
Corro.
Urlo: "E tu? Tu che cosa vuoi?"
Giovanni si volta di scatto. Il suo volto è una maschera di sorpresa.
"E tu, che cosa vuoi, Giovanni Brunelli?"



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