Dieci anni fa, la prima scossa. Da quel momento, la vita non è stata più la stessa. Certezze incrinate come cristalli. Crepe ovunque. Macerie, case distrutte. Persone che hanno perso la vita, quelle che hanno combattuto per non perdere il lavoro, i propri averi. Da quel 20 maggio è iniziata una battaglia, supportata da tanti aiuti esterni. Volontari, corpi militari, privati, associazioni da ogni parte d'Italia e del mondo. In tutto questo, abbiamo trovato il tempo per la poesia. Così è nata "La luce oltre le crepe" (Bernini)
Più di cinquanta poeti e poetesse, non solo di lingua italiana. Un'idea partita dal poeta modenese Luca Gilioli. La raccolta dei testi fatta in una situazione di precarietà per la co-curatrice Roberta De Tomi: per fortuna internet ha ripreso a funzionare dopo alcuni giorni. Dormiva fuori casa, in tenda, prima in famiglia, poi da sola, ma c'è stato anche il tempo per la poesia.
"La luce oltre le crepe" è uscito alcuni mesi dopo con la finalità di raccogliere fondi per contribuire alla ricostruzione delle biblioteche modenesi danneggiate dalle scosse. A oggi è fuori edizione, le copie sono esaurite, ma il valore di testimonianza storica resta. Un libro che cattura i momenti del terremoto: paura, forza, distruzione, ma anche lo sguardo al futuro. Un auspicio c'è ed è stato quello con cui si è guardato al periodo della ricostruzione con le sue complicanze legate alla burocrazia. Tutto è diventato Storia, a oggi è stato ricostruito tanto e c'è sempre quella luce che guida oltre le crepe. Una luce di speranza.
Dieci anni: in questo 20 maggio, la prima scossa. In questi giorni sono in calendario numerosi eventi nei territori interessati dal sisma, in cui anche le parole, la poesia, avranno la loro parte insieme ad altre discipline artistiche. Per non dimenticare.
"La luce oltre le crepe" c'è, poesia, arte e solidarietà.
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