Un'esperienza terribile, raccontata senza edulcorazioni, che arriva a noi come un pugno allo stomaco. Lo dico qui, fin dalle prime righe: leggetelo. Perché di violenza sulle donne se ne parla in termini numerici e attraverso slogan (a volte, uscite infelici o discutibili strumentalizzazioni) che però non rendono la portata del dolore affrontato da chi subisce realmente un evento di tale portata. L'autrice è anche la vittima, aspetto che sconvolge: Alice Sebold, nota per lo struggente "Amabili resti", dà alle stampe "Lucky" (Edizioni e/o), in cui racconta il suo stupro, dando voce ad altre vittime silenti. E qui, la scrittura ha un ruolo centrale, salvifico oserei dire. Leggi la recensione che è anche una riflessione.
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