"Fate largo!"
Mi faccio spazio con i gomiti e le parole per raggiungere Giulia, esanime sul pavimento. Le abbasso la zip, le allento l'allacciatura dei jeans, prendo una sedia e a vi appoggio le gambe sopra.
"State indietro"
Una donna sulla trentina con gli occhi sottolineati dalla matita nera e le labbra rosso fuoco spinge il drappello lontano.
La voce roca e graffiante, spezzata da un marcato accento del Sud Italia, il caschetto nero con la frangia spiaccicata contro la fronte, il profilo dritto, mi riportano alla memoria il frammento di un racconto di Lubiana. Mi sfugge il nome, ma la mano sporta in avanti per respingere gli iPhone, le movenze feline mi ricordano i giorni più difficili della mia amica.
Giulia, intanto, muove la testa e apre gli occhi. Si solleva sui gomiti rifiutando il mio aiuto per guardare quello che sta accadendo. Ma quello che mi sorprende, è la torsione del corpo e del collo per guardare il cielo oltre il vetro imperlato dalla pioggia.
"Sta smettendo di piovere, finalmente" mormora rivolgendosi prima a me e poi alla donna ritta davanti ai curiosi in fase di ritirata.
"Carmen!"
Sorpresa, gioia e tensione si fondono nella voce ancora debole.
Carmen accorre e la stringe per sostenerla.
"Lascia, riesco da sola."
Giulia sorride. Ha il sole negli occhi e una scintilla di energia nascente nel corpo.
Le due si abbracciano e allora ricordo chi è Carmen e non capisco più nulla.
Carmen, l'ex amante di Massimo. Il ripiego, la ballerina contro cui Lubiana e Giulia si sono dovute scontrare durante la prima audizione.
Giulia mi presenta, io la guardo sorpresa.
"Ci sono cose che devi raccontare alla tua amica?" chiede Carmen senza troppi preamboli.
"Lei è un'amica d'infanzia di Lubiana."
La vedo irrigidirsi, un lampo ostile nello sguardo che contrasto con la mano tesa.
"Sono Elena. E sto cercando la verità."
"Non piove più." interviene Giulia "Che dite se usciamo?"
"Forse è meglio" Carmen mi stringe la mano "Piacere Elena. Se cerchi la verità sono qua. Ma ricordati che può far male."
"Sono masochista per dovere." prendo il giubbotto e la infilo "Possiamo andare."
Giulia mi sorride e mi sussurra Grazie. Infila l'impermeabile giallo. Il sole è nello sguardo e nei capelli accesi da sfumature di miele.
Cammina con difficoltà sulla gamba lesa, ma il suo sguardo è diverso, ora.
Carmen sembra caduta dal cielo per lei, portando quel sole mancante, insieme agli ultimi sprazzi di verità necessari per ricomporre il mosaico del passato di Lubiana.
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