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sabato 31 agosto 2024

sabato 24 agosto 2024

RACCONTO - Storia di un'adolescenza: "La solitudine di Luna"



Non mi piace la morte. Non amo i film horror, né la musica dark, quella che la Lozzi si spara alle orecchie ogni giorno, fingendo di ascoltare le lezioni. Io mi sento d'argento o bianca, non capisco come definire le tinte della luna. Eppure oggi avverto il bisogno di stare seduta qui, sulla tomba di mio padre. Appoggio lo smartphone sul marmo e torno a scrivere. Scrivo poesie, ma nessuno lo sa.


sabato 17 agosto 2024

RACCONTO: Storia di un'adolescenza - "Doppia spunta blu"

PUNTATA 6

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La Penna Sognante: Storia di un'adolescenza - Allunaggio fallito)
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La mamma di Luna è veramente bellissima. I ricci castani le sfuggono dai capelli raccolti grazie a un fermaglio dorato. Gli occhi trattengono l'angoscia che le mani manifestano attraverso il tremito incessante. Mani curate, con unghie corte e arrotondate, di un tenue color perla. 
"Signora, non so dove potrebbe essere."
"Sei proprio sicura?" mi chiede, supplice.
"Io non riesco a essere sicura di niente, mentre Luna, sempre."
"Perché è brava a fartelo credere. Da adolescente appari immensamente insicura o immensamente sicura."

sabato 10 agosto 2024

RACCONTO - Storia di un'adolescenza: "Allunaggio fallito"

PUNTATA 5


Con la maga Circe ci aiuteremo, sempre risponderemo e mai ci tradiremo.
Non risponde. Oggi la pancia mi fa così male che mi sembra di avere dentro un'Alien. Si muove, brontola, pasticcia, fregandosene di quello che vorrei fare. Sono paralizzata al banco, Brigida mi guarda con un'espressione di compatimento totale. Marco, il mio vicino punk&comics, ascolta death-metal dagli auricolari, facendo finta di ascoltare il Prof. di Mate. Sbircio il mio smart da sotto il banco. 
Ancora niente: allunaggio fallito.

sabato 3 agosto 2024

RACCONTO: Storia di un'adolescenza, "I kissed a girl"

PUNTATA 4

Luna mi aspetta al nostro angolo verde. La giornata non promette nulla di buono, fa fresco, quello che fa venire un po' di pelle d'oca e la voglia di tornare all'estate. Non che le mie siano grandi estati... 
"Luna?"
La mia amica alza gli occhi e vedo che piange. Ha qualcosa di strano nello sguardo, come un pasticcio di pensieri e domande cui non sa rispondere. Mi tira per il giubbotto, trascinandomi giù, mi afferra per le spalle e mi abbraccia, facendo scoppiare le lacrime. 
Eppure stamattina lei rideva con quelle del suo gruppo, mentre i ragazzi sbavavano per un suo . Eppure era il sole che adesso non c'è più. Ora è un mucchio umano triste che mi abbraccia, si stacca e mi bacia. Non a stampo, avete capito...

sabato 27 luglio 2024

RACCONTO - Storia di un'adolescenza: l'incanto di Brigida

Con la maga Circe ci aiuteremo, sempre risponderemo e mai ci tradiremo.
Ho gli occhi in panne, a forza di leggerlo. 
"Sei ancora lì? Ti dai una mossa?"
Non ho voglia di fare ginnastica. Sono una  chiappa-molle, mentre lei no. Brigida è la mia migliore amica, prima di Luna. Lei è una schiacciatrice da favola, corre più veloce del vento, salta meglio di cento canguri e ha le gambe lunghissime. Senza seno, la prendono in giro, mentre a me mi sfottono perché ne ho troppo. Mi guardo il petto, poi infilo lo smartPH nella tasca più infognata dello zaino.   
"Ma davvero ti fidi di lei?"
Brigida mi cammina davanti. Ha pure il culo alto e scolpito che non ho. 
"Non capisco" le dico, gelata. 
Lei si ferma davanti alla porta che dà sulla palestra. Fuori, il professore abbaia i primi ordini per il riscaldamento. 
Brigida scuote la lunga coda castana.
"Segna tutto. Lei ti sta usando."

sabato 20 luglio 2024

RACCONTO - Storia di un'adolescenza: la parola segreta

"Dobbiamo inventarci una parola segreta."
Luna alza gli occhi al cielo. Sono quasi le sette e il parco si sta svuotando. Ci siamo ficcate nell'angolo più defilato, accanto a due anatre color cappuccino con la testa infilata sotto l'ala. Il ruscello artificiale ci scorre accanto, emettendo un suono rilassante. 
Io la osservo da sopra gli occhiali scuri. Oggi Luna è piena di allegria, con la bocca brillante di lucidino e le ciglia più lunghe del solito. 
"Stai benissimo" le dico, lasciando gli occhi sul giubbotto in jeans con gli strass sulle spalle. 
"Mia zia ha ideato questa linea di abiti e la sua socia cinese l'ha appoggiata."
"Wow. Tua mamma disegna vestiti?"
"E parole segrete."
"Smettila!"
(Racconto precedente: clicca qui)